Fedeltà e coerenza sono due pregi del
consigliere comunale di maggioranza e assessore allo Sport Giuseppe Agliata che
gli ha trasmesso sicuramente il cavaliere Giuseppe Vittorio Agliata, suo zio,
uomo di altri tempi. A Calvizzano,
la Prima Pro Loco fu fondata da lui verso la fine degli anni ’80 inizio anni
’90. Ricordo bene quel periodo, in quanto il cavaliere mi volle come addetto
stampa (all’epoca cominciai a scrivere per IdeaCittà e Il Giornale di Napoli).
Ebbe la lungimiranza di capire che la Pro Loco poteva essere un autentico
volano di sviluppo di un paesino “morto” qual era già Calvizzano in quegli
anni. Purtroppo incontrò molti ostacoli da parte della classe
politico-dirigenziale dell’epoca per la sua appartenenza alla destra
Almirantiana e perché non amava i compromessi affaristico-clientelari. Il cavaliere Agliata morì nel 2009, all’età di
68 anni, stroncato dal male del secolo. Era un esponente di spicco della
politica locale. Nel 2004, aveva anche tentato la scalata al Parlamento europeo
che sfiorò per una manciata di voti. Che fosse una persona integerrima lo
sapevano tutti coloro che l’hanno conosciuto e stimato: amava il sociale e la
politica, intesa come pura ricerca del benessere altrui. I suoi avversari
politici lo temevano, poiché era preparato e sempre pronto a denunciare il
malaffare in tutte le sue sfaccettature, ma lo rispettavano. Era
funzionario presso l’INPS di Giugliano; nell’83 fu nominato cavaliere dal
presidente della Repubblica dell’epoca, Francesco Cossiga, per il suo alto
impegno sociale. Fondò la prima Pro Loco a Calvizzano e ne divenne presidente.
Mi.Ro.