“Vivo di basket e di musica, Torino l’ha reso possibile”. La storia di Roberto Sivolella raccontata al noto quotidiano sportivo “TUTTOSPORT: a 19 anni ha lasciato Calvizzano per rincorrere due sogni che forse adesso sono pronti a fondersi

I genitori di Roberto, Giovanni Sivolella, medico in pensione, e Rosanna Corrasi, ing. elettronico, prof. in pensione, vivono ancora a Calvizzano in uno dei palazzi di via Aldo Moro, zona cooperative

(…) Il sogno di fare musica non era compatibile con le aspettative della sua famiglia e il rapporto in casa era diventato complicato. E così con uno zaino, un biglietto per Bologna, lacrime ricacciate dentro le pupille e via, là dove lo aspettava il suo gruppo musicale. Quel primo capitolo, però, dura solo un anno. Qualche lavoretto, qualche serata. Nulla di più.

E così Roberto, che sogna, ma allo stesso tempo sa bene che questo non basta per vivere, compra un altro biglietto, questa volta per Torino. Dove, per la prima volta, la sua passione per la musica inizi a fare spazio anche a quella per lo sport, il basket in particolare: “un anno di assestamento, tra un lavoretto e l’altro, poi la decisione di iscrivermi al Suism. Ma il lusso di poter studiare e basta proprio non potevo permettermelo e così ho cominciato a lavorare come Polismile, nei campi estivi prima e poi nel basket, con i ragazzi del doposcuola. Quell’esperienza mi ha fatto toccare con mano il desiderio di approfondire e così, tra un esame e l’altro, ho conseguito anche il patentino di istruttore di mini basket”.

(…) E intanto Sivolella, che oggi ha 30 anni, è riuscito a trovare a Torino la sua nuova dimensione: “qui ho stretto amicizie vere, ho trovato l’amore grazie a Martina con cui convivo da cinque anni e anche i rapporti con la mia famiglia sono migliorati”.

(…) Ma la musica, nella sua vita, non è rimasta solo una componente astratta: un paio di mesi fa è uscito su tutte le piattaforme il suo disco “Epilogo”. Roberto ha vinto l’ottava edizione torinese dell’importante “LOOKUP! Artist Contest”, che gli permetterà di avere un brano prodotto dal prestigioso studio discografico Redbull 64 Bars di Milano.

Estratto dall’articolo “Vivo di Basket e di musica, Torino l’ha reso possibile” pubblicato dalla nota testata sportiva nazionale “Tuttosport” a firma di Silvia Campanella.  

Roberto Sivolella ha dedicato il premio a suo fratello Raffaele, scomparso tragicamente a soli 28 anni, al quale era molto legato

Dalla pagina facebook di Roberto Sivolella, in arte Robertino

“È passata esattamente una settimana dalla vittoria al LOOKUP! ARTIST CONTEST, chi non c'era non sa cosa si è perso.

Dopo tanti sacrifici e sbattimenti, un altro riconoscimento importante che mi porterà a realizzare un brano prodotto, registrato e mixato dallo studio RedBull 64 Bars di Milano.

Inutile dirvi quanto sia felice e emozionato allo stesso tempo, come si può notare dall'ultima foto.

Sono una persona semplice, probabilmente mi sarà scappata qualche lacrima anche durante la premiazione e non me ne vergogno.

Sono un Rapper, un artista, ma soprattutto un essere umano e questa vittoria la dedico a te RAFFAÉ❤️

Un ringraziamento particolare va agli organizzatori, al locale, alla giuria e a tutti quelli che erano lì a supportarmi”.

“Tra Inferno e Paradiso”, il rapper Robertino ha dedicato alla memoria di suo fratello Raffaele, al quale era molto legato, una canzone

 Ho bisogno del tuo viso di ciò che mi hai insegnato nell’Inferno e Paradiso”   

Roberto insieme a Raffaele
“Inferno e Paradiso” è stato l’ultimo dei cinque libri del poeta scrittore Raffaele Sivolella, deceduto a settembre 2016. Roberto ha studiato musica e composizione  dal maestro  Francesco Marziani, jazzista calvizzanese di fama internazionale. Ascoltiamo il brano, bella la musica, molto toccanti le parole. 

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