Mugnano, storia, chiesa e convento Ritiro del Carmine risalgono al XIX secolo: per le sue peculiarità, può diventare anche un polo di attrazione per eventi turistici/convegnistici

 

Il Ritiro del Carmine venne fondato nel 1818 da Suor Angela Maria Pignatelli che acquistò degli ambienti per accogliervi le orfanelle. Nel 1860 venne costruita la Chiesa della Madonna del Carmine che venne inaugurata nel 1861. Nel 1935, la comunità, composta da 36 suore, era guidata da dalla madre Superiora, Suor Maria Luisa Cirino: due anni dopo, nel 1937, la Congregazione, a causa della mancanza delle vocazioni, dovette cedere la struttura. Venne rilevata da Mons. Delle Nocche, il quale, essendo l’edificio in cattive condizioni, fece effettuare i lavori di ristrutturazione, nell’occasione venne anche costruito il secondo piano. Nel 1940, in seguito ad autorizzazione del Provveditorato agli Studi, venne istituita la scuola elementare, gestita dalle suore e nel 1946 venne aggiunta la scuola media femminile. A seguito del terremoto del 1980, la chiesa subì gravi danni strutturali, ma vennero eseguiti lavori di consolidamento con i fondi della legge 219. Infine, nel 2003, i battenti delle porte del complesso del Ritiro vennero chiusi definitivamente e le ultime Sorelle lasciarono il paese, dopo anni di presenza costruttiva e costante. Restò aperta la chiesa del Carmine, unica parte del complesso oggi funzionante. Nel 2014 è stata ritrovata una statua lignea rappresentante il Cristo risalente al 1895.

Ecce Homo

  È evidente che, nel corso degli anni, la struttura ha sempre ricoperto una funzione fondamentale nel processo di istruzione e aggregazione, giocando un importante ruolo sociale all’interno del territorio. Mediante incontri e confronto con l’Amministrazione Comunale è stata definita la suddivisione in aree funzionali. Obiettivo dell’Amministrazione è quello di creare un polo della socialità, della cultura e della formazione, che, attraverso il coinvolgimento attivo dei vari stakeholders, sia fruibile lungo tutto l'arco della giornata; un luogo che aiuti a riconnettere parti di città, aggregare persone, fortificare il tessuto associativo e rafforzare l'accesso alla cultura, alla socialità e alla solidarietà. Destinatari diretti delle attività proposte saranno i cittadini del territorio di Mugnano con particolare attenzione a quei soggetti in situazioni di disagio socio-economico e/o in condizioni di rischio psico-sociale. Inoltre grazie alla riqualificazione del luogo individuato verrà restituito alla collettività un bene che, per le sue peculiarità, può diventare anche un polo di attrazione per eventi turistici/convegnistici da poter inserire nel circuito regionale di eventi e mostre. La realizzazione di un polo associativo consentirà a tutti i cittadini la possibilità di usufruire di una serie di servizi multidisciplinari aggiuntivi a quelli già presenti sul territorio stimolando dinamiche di cittadinanza attiva. Da sottolineare, inoltre, che la restituzione ai cittadini di uno spazio pubblico, oramai in disuso, organizzato in risposta alle esigenze del territorio mira a favorire il riavvicinamento tra istituzioni e cittadinanza e la collaborazione tra gli stessi per un processo trasformativo della città tesa al miglioramento della qualità di vita dei cittadini.

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