Marano, “Polo del riuso” finanziato con fondi Pics: proseguono celermente i lavori

 


Proseguono celermente i lavori per la realizzazione di un “Polo del riuso”, ubicato in Corso Mediterraneo nell’area adibita a isola ecologica (al confine con Calvizzano), finanziati con fondi europei pics per la somma di 313mila684 euro. Sono stati affidati ad aprile scorso alla ditta Edilizia Calena (con sede legale a Sparanise, Caserta) per la somma di 313mila684 euro. La ditta aggiudicataria dell’appalto ha praticato un ribasso del 35,78% su un importo a base di gara di 214mila912,62 euro. Importo contrattuale netto complessivo 155mila520,95 euro, iva inclusa.Alla procedura di gara aperta, con il criterio del minor prezzo, esperita a mezzo piattaforma Me.Pa. (Mercato elettronico Pubbliche amministrazioni), hanno partecipato 29 concorrenti. Dal quadro economico, si evince che l’economia d’asta sui lavori ammonta a circa 94mila euro, somma che può essere utilizzata per le stesse finalità progettuali. L’incarico della progettazione esecutiva dei lavori è stato affidato all’ing. Massimo Annunziata.

L’opera va completata entro il 31 dicembre 2023

Descrizione dell’intervento

L’intervento intende recuperare un bene sequestrato alle mafie e assegnato al Comune, ovvero il sito di una ex cioccolateria ubicata sul Corso Mediterraneo, asse viario principale della città, con la finalità di creare una struttura dedicata alla raccolta, rifunzionalizzazione e distribuzione di prodotti non alimentari di vario genere, per promuovere e sensibilizzare la cultura del risparmio e del riuso, in un’ottica di economia circolare.

Strategia e obiettivi

L’intervento si pone l’obiettivo di favorire e incentivare comportamenti sostenibili, promuovendo la cultura dello scambio e della condivisione di beni, in un’ottica di consumo collaborativo e circolare di comunità, con vantaggi economici, ambientali e sociali, evidenti già nel breve termine.

Sostenendo e valorizzando, come si intende fare, la pratica di “piccoli” gesti quotidiani, questi possono trasformarsi in una vera e propria attività economica di tipo circolare che punta a ricollocare e reinventare prodotti ancora riutilizzabili.  Il Polo del riuso così inteso, in termini più generali, mira ad aumentare il benessere dell’intera comunità a partire da un processo di rinnovamento del tessuto sociale ed economico, in linea con i nuovi modelli di sviluppo economico e, in particolare, dell’economia circolare e della   sharing economy. Al riguardo, i cittadini che si recheranno nello stabile troveranno un centro raccolta presso cui conferire le specifiche tipologie di prodotti (non alimentari) e ad accoglierli ci saranno degli operatori pronti a verificare gli ingressi e a fornire tutte le informazioni utili del caso.

Non sarà solo uno spazio fisico, ma una vera e propria rete che valorizzerà attitudini al riuso e stili di vita sostenibili, generando innovazione e sviluppo per l’intera città.

L’iniziativa deve puntare a configurarsi come riferimento per creare coesione intorno ai temi ambientali, ma anche come luogo riconoscibile della città, capace di produrre senso di comunità  e relazioni nuove.

La novità del Repair cafè

Il Repair Cafè nasce da un’idea collaudata in Olanda e che si sta lentamente diffondendo in Europa.

E’ uno spazio di aggregazione dove tutti i soci possono aiutarsi reciprocamente e condividere utensili e conoscenze relative ai lavori artigianali. Basta affidarsi a un socio esperto per ridare vita a un oggetto che da soli non si è in grado di riparare.

Si potrà affiancare chi lavora per apprendere qualcosa di nuovo direttamente sul campo oppure frequentare uno dei corsi che verranno organizzati presso il repair Cafè o partecipare alle serate su tematiche ecologiche e sociali.

Il Repair Cafè costituisce un’occasione per chi cerca lavoro di mettere a disposizione le proprie capacità di “aggiustatutto” ed è sicuramente un’iniziativa perfettamente inserita nell’etica del fai da te che permette di ridurre rifiuti e recuperare oggetti che possono tornare ad essere funzionanti.

Anche la sartoria con l’idea di ricucire o sistemare con una semplice risarcitura un vestito ancora nuovo, ormai scomparsa dal nostro orizzonte di consumatori compulsivi torna di attualità all’interno del Repair Cafè.

 

 

 

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