Marano, erba alta e giochi abbandonati nell’area comunale attigua all’isola ecologica

 Il Centro raccolta aprì nel 2018 dopo un lungo iter burocratico durato 9 anni: spesi circa 250mila euro


Ancora inutilizzabile lo spazio pubblico di proprietà comunale adiacente all’isola ecologica di Corso Mediterraneo: incuria e degrado ormai la fanno da padrone. Se ne occuperà, come ci hanno riferito al Comune, la ditta a cui verrà affidato il servizio di gestione del ciclo dei rifiuti: la prima gara è andata deserta, a breve dovrebbe essere pubblicato il nuovo bando, dato che gli atti sono stati inviati alla SUA (Stazione Unica Appaltante presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche). Ovviamente occorrerà prima un intervento di messa in sicurezza dell'area.  Questo è un altro esempio di brutta pagina amministrativa su cui dovrà  scrivere la parola fine chi vincerà le elezioni e andrà a governare la città.

L’”isola” aprì i battenti nel 2018

L’articolo che calvizzanoweb pubblicò a maggio 2018 con l'intervista al presidente della Commissione straordinaria dell'epoca, Prefetto Francescopaolo Di Menna



Dopo un iter burocratico durato circa nove anni, finalmente ha aperto i battenti l’isola ecologica.  L’opera è stata realizzata su un’area (ubicata in località La Volpe, alla fine di Corso Mediterraneo ai confini con Calvizzano) confiscata alla camorra e consegnata al Comune di Marano il 24 giugno 2009. Tale zona, nel vigente Piano regolatore, era destinata a verde attrezzato per cui si rese necessario modificarne l’uso in Centro di raccolta, operazione che fu fatta a febbraio 2010, durante l’amministrazione Perrotta. Poi restò tutto fermo per circa tre anni, in quanto non si riusciva a sbloccare il finanziamento regionale. A dare impulso all’iter procedurale, ci pensò il commissario straordinario Gabriella Tramonti: durante la sua gestione, a maggio 2013, fu approvato il progetto preliminare, redatto dal tecnico comunale ing. Davide Ferriello e, dopo sette mesi, durante l’amministrazione Liccardo, fu anche approvato il progetto definitivo. Poco dopo, il 27 dicembre 2013, venne bandita la gara d’appalto, mentre i lavori vennero aggiudicati ad aprile 2014 alla Edil Sar arl con sede a Quarto per 115mila076 euro per aver presentato un ribasso del 40,678% sull’importo a base d’asta. Ad agosto 2014 venne redatto il progetto esecutivo, mentre il contratto con la ditta fu stipulato il 29 luglio 2014. Alla Edil Sar vennero affidati anche i lavori complementari (non previsti nella gara d’appalto) di rifacimento dell’area antistante l’isola ecologica, per un importo di49mila587 euro. Alla fine, tra lavori, spese tecniche, spese per allacci, pubblicazione gara, eccetera, sono stati spesi circa 250mila euro. L’apertura dell’isola ecologica comporterà degli innegabili vantaggi alla città, poiché si potrà recuperare una maggiore percentuale di rifiuti, coinvolgendo di più e direttamente i cittadini.  

 

 

 

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