Calvizzano, revocato l’avviso di selezione pubblica per l’assunzione di 1 istruttore amministrativo cat. D da assegnare al settore Affari Generali già pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (n.100 del 17 dicembre 2021). Il motivo? “Per ragioni organizzative”

 


All'Ufficio Affari Generali-Servizi alla Persona, retto dalla dott.ssa Margherita Mauriello, recentemente è stato assunto 1 istruttore amministrativo cat. D, a tempo pieno (36 ore) e determinato (1 anno, eventualmente prorogabile), concorso vinto da Bruno Giaquinto, ex componente dello staff del sindaco e addetto stampa. Con 18 unità (6 di categoria D, compreso il caposettore) in organico, questo settore, abbastanza ampio, fa la parte del leone  come numero di funzionari e dipendenti

Con determina dirigenziale n. 301 R.G. dell’8 maggio 2023, a firma del caposettore Affari Generali, dott.ssa, Margherita Mauriello, è stato revocato l’avviso di selezione pubblica per l’assunzione a tempo pieno e determinato di 1 posto di istruttore amministrativo (cat.D) con riserva di posto per militari in congedo ai sensi degli art. n.1014 e 678 D.LGS 76/2010 e s.m.i. da assegnare al primo settore Affari Generali. Come è scritto testualmente nella determina 301, “per ragioni organizzative, occorre procedere alla revoca della procedura selettiva suindicata".

Elenco ammessi e non ammessi

Con determina 76 del 3-02-2022, è stato approvato l’elenco dei candidati ammessi e non ammessi. Hanno prodotto istanza 35 candidati: 33 gli ammessi, 2 gli esclusi. 

Sanfilippo Immacolata, Si; Russo Dimitri, Si; Guarino Valeria, Si; Di Lorenzo Zaira, No.

Approfondimento

E’ stato precisato che la procedura selettiva, sulla quale si è ritenuto opportuno intervenire in autotutela (revoca del provvedimento), non è giunta a compimento nè si è perfezionata con l’adozione della graduatoria e la nomina dei vincitori, essendo stata posta in essere la sola pubblicazione del relativo bando e la ricezione delle domande di partecipazione con scadenza 16 dicembre 2021 e che, pertanto, non risultano in alcun modo lese posizioni soggettive qualificate e tutelate. In tali ipotesi al partecipante non spetta alcun risarcimento, né indennizzo di cui all’articolo 21-quinquies della legge 241/1990 in quanto la norma sancisce l’obbligo dell’amministrazione di provvedere all’indennizzo dei soggetti direttamente interessati, quale ristoro dei pregiudizi provocati dalla revoca, con riguardo ai provvedimenti amministrativi ad efficacia durevole, tra i quali non rientra i bando di concorso (Cfr – Consiglio di Stato, sentenza n. 838/2013; Tar Lazio Roma; sent. N.6024/2012; Tar Campania Napoli, sent. 1646/2012).

E’ stato inoltre rilevato che, "in circostanze siffatte, il provvedimento può essere adottato in presenza di fondati motivi di pubblico interesse e di un mutamento di fatto della situazione che sconsigliano la prosecuzione dell’iter concorsuale rendendone evidente l’inopportunità, laddove, stante la natura di atto amministrativo generale di un bando, ivi compreso il suo annullamento o la sua revoca, nemmeno si richiede la comunicazione di avvio del procedimento, come disposto dall’art.13, primo comma, della legge n.241 del 1990 (cfr Consiglio di Stato, Sezione 3, sentenza 1° agosto 2011,n. 4554)".

Per questo concorso non si è proceduto alla nomina della Commissione.

Due domande. La prima: come mai è stato revocato l’avviso pubblico a distanza di circa un  anno e cinque mesi dall’indizione del concorso (determina 629 del 17-12-2021)?

La seconda. “L’art. 16 del bando della procedura selettiva prevede che l’amministrazione si riserva la facoltà di revocare il bando per ragioni di interesse pubblico o, se necessario, nell’interesse del Comune per giustificati motivi…”

Si potrebbe chiarire meglio questo punto? Per gli altri, tutto chiaro: la determina è scritta in maniera ineccepibile.


 

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