Calvizzano, dai Ds al Pd: in 12 anni cambiati 5 segretari

 

Annalisa Ciaramella
Partiamo dal 2005: nella sezione di Corso Mirabelli, durante il congresso cittadino, svoltosi nei giorni 26 e 27 novembre, Armando Poggi, nativo di Calvizzano, paese che porta sempre nel cuore, nonostante abiti a Napoli da tantissimi anni, viene eletto all’unanimità segretario dei Democratici di sinistra. In quel periodo ricopriva l’incarico di direttore generale al Comune di San Giorgio a Cremano.
Premetto di aver accettato quest’incarico a tempo – dichiarò al periodico “l’attesa” -, poiché ritengo che bisogna fare largo ai giovani. Il mio impegno, in primis, sarà quello di favorire la crescita della sinistra giovanile, nella quale militano ragazzi preparati e volenterosi”. 
Nel giro di circa un anno, Poggi dovette dimettersi poiché venne nominato direttore dell’Asl Napoli 3.
Prese il suo posto Pasquale Napolano, il quale aveva già ricoperto il ruolo di segretario della Quercia dal 92 al 97, anno in cui Poggi si candidò a sindaco di Calvizzano, perdendo sonoramente contro l’ex sindaco Salatiello.
Ecco cosa ebbe a dichiarare all’attesa il giorno della sua investitura a segretario: “Il mio principale impegno – disse Napolano – sarà nella direzione di motivare i tantissimi giovani che frequentano la nostra sezione. Cercheremo con tutti i mezzi possibili di arrivare alla gente per far comprendere quanto sia stata fallimentare la politica di Pirozzi (sindaco dal 2003 al 2008, Ndr). Non sono state ridotte le tasse, non ci sono state iniziative per aggredire la disoccupazione. Ha mantenuto buona la sua maggioranza con la politica del contentino. Col metodo della rotazione, ha fatto fare gli assessori a tutti quanti.  Qui si fa tutto in funzione della poltrona. Perciò ci vuole un cambiamento politico-amministrativo radicale”.   
Poi, dalla fusione dei due partiti, Ds e Margherita, nacque il Partito democratico. A fine 2008, dopo il congresso sezionale, vennero eletti sia il coordinatore cittadino (Francesco Agliata, in quel periodo consigliere comunale e capogruppo della lista civica che sostenne Granata) che il vice-cordinatore, Annalisa Ciaramella, all’epoca trentenne maestra d’asilo.
Agliata svolse il ruolo di coordinatore per sei mesi. A luglio 2010, gli subentrò Annalisa Ciaramella con un record: lei e la sociologa Grazia Tatarella di Sant’Anastasia erano le uniche due donne della provincia di Napoli a dirigere una sezione locale del Partito democratico.
Granata – dichiarò al nostro blog Ciaramella -  oltre a essere una persona perbene,  sta dimostrando anche di essere un buon sindaco; un amministratore che lavora per il bene del paese e non per l’attaccamento alla poltrona come, in tanti, vorrebbero far credere. Noi, comunque, come partito, svolgeremo il nostro ruolo, fungendo anche da pungolo, qualora ce ne fosse bisogno. Dalle nostre parti c’è bisogno di lavorare tanto e bisogna farlo attraverso l’impegno di tutto il partito. Cercherò di stimolare il gioco di squadra, attraverso il quale ognuno può dare il meglio di sé per raggiungere obiettivi comuni”.
Dopo Ciaramella il ruolo di segretario è sempre stato svolto da Antonio Veneruso.


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