Tre quadri sulla guerra del giovane pittore calvizzanese Emanuele Assante, l'esperto d' arte Enzo Salatiello: “consiglio di andarli a vedere di persona”

 

Il desiderio di Assante: “vorrei esporli in villa Calvisia durante il periodo natalizio” 


“Il Fosco presagio della guerra e la bellezza dei corpi greci”


Queste tre opere del giovane pittore Assante hanno una serie di caratteristiche particolari che vanno spiegate. Intanto sono molto rispondenti ai canoni che vanno da un Jaques-Louis David al pieno neoclassicismo ma sempre contaminate dal chiaro-scuro perfettamente calibrato. Il tema è fin troppo evidente visto il clima cupo che si respira in Europa: la guerra. Queste figure sono tre guerrieri del mondo classico, i colori si stagliano perfettamente sullo sfondo buio. Le espressioni corrucciate, i visi cupi e drammatici, lasciano presagire che da qualche parte, nell'immaginazione dell'autore, un campo militare ribolle di emozioni un secondo prima dell'attacco. Il militare col drappo rosso sembra un combattente della “ delle Termophili”. Un “Leonida” riemergente dai fumi della lotta, un gran bel lavoro, fatto con grande padronanza. Se non fossimo certi dell'autenticità delle opere e della stima nutrita nei confronti dell'autore, sembrerebbe di stare di fronte a tele del settecento ma con elementi del secolo precedente. Mi sono ripromesso di vederli di persona così mi renderò conto senza dubbi il misterioso fascino di questi “lemmi” policromi sprofondati in quel chiaro-scuro davvero affascinante! Consiglio anche a tutti voi di andarli a vedere di persona.

Enzo Salatiello, scrittore ed esperto d'arte


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