La manifestazione culturale che ieri sera ha avuto luogo a Villa Calvisia
rappresenta per la nostra Comunità un momento di riflessione e di appartenenza.
Al di là dei consensi raccolti dagli artisti, dalla giuria e dal pubblico
intervenuto alla kermesse, il “festival d’autore” diverrà uno dei punti di rilancio culturale di
Calvizzano.
Un evento culturale di tale portata, non può e non deve essere accomunato
ad altri piacevolissimi eventi di cui l’amministrazione è stata fautrice.
Riempie di orgoglio aver visto il parcheggio Galiero pieno di gente in occasione dei concerti di Livio Cori di
Mavi e di Tony Tammaro e per questo come Sindaco, ringrazio tutti i miei collaboratori, ma il
Festival della canzone di autore ha lo scopo di donare al nostro paese una
precisa identità culturale e musicale di cui vado fiero ed orgoglioso.
Come sempre, ahimè, c’è’ chi proprio non riesce ad ammettere i meriti
altrui e pur di creare fraintesi descrive situazioni e fatti non corrispondenti
alla realtà.
Andiamo avanti consapevoli dei tantissimi consensi che abbiamo ricevuto
dagli artisti emergenti.
Abbiamo dato loro un palcoscenico importante grazie alla partecipazione di
tutti, faremo sempre meglio e sempre a favore della nostra comunità.
Il sindaco Pirozzi
Siccome sono stato ancora una volta chiamato in causa, seppur senza che
venga citato il mio nome, sono obbligato a replicare.
In un passaggio del comunicato, il sindaco scrive testualmente: “…Al di
là dei consensi raccolti dagli artisti, dalla giuria e dal pubblico intervenuto
alla kermesse, il “festival d’autore” diverrà uno dei punti di rilancio culturale di
Calvizzano”.
Al Primo cittadino Pirozzi, che si è soffermato sul paragone del numero di
spettatori presenti all’evento di ieri sera con quelli del 9 settembre,
comunque organizzato dall’amministrazione per cui bisognerebbe andar fieri, evidentemente
gli è sfuggito questo mio passaggio: “La prima
edizione del “Calvizzano Festival D’Autore”, una kermesse di alto valore
artistico e ottimamente organizzata da Ermanno De Simone e Peppe Cavallo, in collaborazione
con l’amministrazione comunale, presentata dagli eccezionali artisti Luca
Sepe e Mery Esposito…”
Già queste parole avrebbero dovuto rassicurarlo, poiché il dato certo, da
me sottolineato, è che ieri Calvizzano ha vissuto una grande serata di
spettacolo, di cultura e di stimolo per i giovani cantautori che vogliono emergere
nel panorama musicale regionale e italiano. Chi ha parlato di giuria, che
ritengo di grande eccellenza, conoscendo bene i maestri Mario Simeoli e Franco
Malapena (il primo è amico mio e ne vado fiero, il secondo lo seguo da una “vita,
degli altri conosco l’ottimo curriculum)? Vuole anche lei creare qualche
frainteso?
Altro passaggio del sindaco: “…Come sempre, ahimè, c’è’ chi proprio non
riesce ad ammettere i meriti altrui e pur di creare fraintesi descrive
situazioni e fatti non corrispondenti alla realtà”.
Cosa non risponde alla realtà? Forse gli spettatori non erano circa 400 (e ho
arrotondato la cifra per eccesso)?
Avendo scritto nel titolo che la manifestazione chiude con numeri bassi, ho
dovuto per forza fare il paragone con il grande show comico musicale del 9
settembre scorso tenutosi nel parcheggio Galiero che ha fatto registrare oltre mille
spettatori, altrimenti rischiavo di passare per “matto”, dato che 400 spettatori
rappresentano comunque un buon numero, ma di gran lunga inferiore alle
aspettative. Non bisogna dimenticare che sono stati investiti 21 mila euro,
anche se 5mila euro sono stati elargiti dagli sponsor. Queste mie riflessioni
già fatte nell’articolo di stamattina dovrebbero fungere da stimolo a fare
meglio e di più per le prossime edizioni. Invece, ancora una volta vengo
biasimato seppur in maniera semi soft.
Anche il sottoscritto, insieme alla scrittrice Lella Di Marino (artefice
principale), attraverso diverse manifestazioni (Calvizzano Talent, Premio Di
Maria, ecc.) organizzate a Calvizzano, abbiamo dato la possibilità a tanti
giovani artisti di emergere, senza budget a disposizione e con giurie di
qualità. Quindi so bene la mole di lavoro che occorre. Mi fa piacere che lei voglia
donare al nostro paese una precisa identità culturale e musicale di cui va
fiero ed orgoglioso. Di identità culturale e di vocazione, il sottoscritto ne
parla da una vita, quando queste parole, dalle nostre parti, non venivano mai
pronunciate. Da 8 anni (a dicembre saranno nove) organizzo un Premio Culturale
Città di Calvizzano e il Personaggio dell’anno, con 3 sottosezioni: Premio
Otello Di Maro, Premio Francesco Davide, Premio Valori Senza Confini, di cui
vado fiero e orgoglioso, quindi sono il primo a plaudire ad eventi come quello
di ieri sera ed altri, ma bisogna sempre sforzarsi di scrivere la verità.