“Calvizzano Festival D’Autore”, precisazioni del sindaco Giacomo Pirozzi

 


La manifestazione culturale che ieri sera ha avuto luogo a Villa Calvisia rappresenta per la nostra Comunità un momento di riflessione e di appartenenza.

Al di là dei consensi raccolti dagli artisti, dalla giuria e dal pubblico intervenuto alla kermesse, il “festival d’autore” diverrà  uno dei punti di rilancio culturale di Calvizzano.

Un evento culturale di tale portata, non può e non deve essere accomunato ad altri piacevolissimi eventi di cui l’amministrazione è stata fautrice.

Riempie di orgoglio aver visto il parcheggio Galiero pieno di gente  in occasione dei concerti di Livio Cori di Mavi e di Tony Tammaro e per questo come Sindaco,  ringrazio tutti i miei collaboratori, ma il Festival della canzone di autore ha lo scopo di donare al nostro paese una precisa identità culturale e musicale di cui vado fiero ed orgoglioso.

Come sempre, ahimè, c’è’ chi proprio non riesce ad ammettere i meriti altrui e pur di creare fraintesi descrive situazioni e fatti non corrispondenti alla realtà.

Andiamo avanti consapevoli dei tantissimi consensi che abbiamo ricevuto dagli artisti  emergenti.

Abbiamo dato loro un palcoscenico importante grazie alla partecipazione di tutti, faremo sempre meglio e sempre a favore della nostra comunità.

 

Il sindaco Pirozzi

 

Siccome sono stato ancora una volta chiamato in causa, seppur senza che venga citato il mio nome, sono obbligato a replicare.  

 

In un passaggio del comunicato, il sindaco scrive testualmente: “…Al di là dei consensi raccolti dagli artisti, dalla giuria e dal pubblico intervenuto alla kermesse, il “festival d’autore” diverrà  uno dei punti di rilancio culturale di Calvizzano”.

 

Al Primo cittadino Pirozzi, che si è soffermato sul paragone del numero di spettatori presenti all’evento di ieri sera con quelli del 9 settembre, comunque organizzato dall’amministrazione per cui bisognerebbe andar fieri, evidentemente gli è sfuggito questo mio passaggio: “La prima edizione del “Calvizzano Festival D’Autore”, una kermesse di alto valore artistico e ottimamente organizzata da Ermanno De Simone e Peppe Cavallo, in collaborazione con l’amministrazione comunale, presentata dagli eccezionali artisti Luca Sepe e Mery Esposito…”

 

Già queste parole avrebbero dovuto rassicurarlo, poiché il dato certo, da me sottolineato, è che ieri Calvizzano ha vissuto una grande serata di spettacolo, di cultura e di stimolo per i giovani cantautori che vogliono emergere nel panorama musicale regionale e italiano. Chi ha parlato di giuria, che ritengo di grande eccellenza, conoscendo bene i maestri Mario Simeoli e Franco Malapena (il primo è amico mio e ne vado fiero, il secondo lo seguo da una “vita, degli altri conosco l’ottimo curriculum)? Vuole anche lei creare qualche frainteso?

 

Altro passaggio del sindaco: “…Come sempre, ahimè, c’è’ chi proprio non riesce ad ammettere i meriti altrui e pur di creare fraintesi descrive situazioni e fatti non corrispondenti alla realtà”.

 

Cosa non risponde alla realtà? Forse gli spettatori non erano circa 400 (e ho arrotondato la cifra per eccesso)?

Avendo scritto nel titolo che la manifestazione chiude con numeri bassi, ho dovuto per forza fare il paragone con il grande show comico musicale del 9 settembre scorso tenutosi nel parcheggio Galiero che ha fatto registrare oltre mille spettatori, altrimenti rischiavo di passare per “matto”, dato che 400 spettatori rappresentano comunque un buon numero, ma di gran lunga inferiore alle aspettative. Non bisogna dimenticare che sono stati investiti 21 mila euro, anche se 5mila euro sono stati elargiti dagli sponsor. Queste mie riflessioni già fatte nell’articolo di stamattina dovrebbero fungere da stimolo a fare meglio e di più per le prossime edizioni. Invece, ancora una volta vengo biasimato seppur in maniera semi soft.     

Anche il sottoscritto, insieme alla scrittrice Lella Di Marino (artefice principale), attraverso diverse manifestazioni (Calvizzano Talent, Premio Di Maria, ecc.) organizzate a Calvizzano, abbiamo dato la possibilità a tanti giovani artisti di emergere, senza budget a disposizione e con giurie di qualità. Quindi so bene la mole di lavoro che occorre. Mi fa piacere che lei voglia donare al nostro paese una precisa identità culturale e musicale di cui va fiero ed orgoglioso. Di identità culturale e di vocazione, il sottoscritto ne parla da una vita, quando queste parole, dalle nostre parti, non venivano mai pronunciate. Da 8 anni (a dicembre saranno nove) organizzo un Premio Culturale Città di Calvizzano e il Personaggio dell’anno, con 3 sottosezioni: Premio Otello Di Maro, Premio Francesco Davide, Premio Valori Senza Confini, di cui vado fiero e orgoglioso, quindi sono il primo a plaudire ad eventi come quello di ieri sera ed altri, ma bisogna sempre sforzarsi di scrivere la verità.

 

Mi.Ro.    

 

 

 

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