Allarme ambientale. Riqualificazione Alveo Camaldoli tratto scoperto nel territorio di Mugnano: si prospettano ancora tempi lunghi per l’inizio dei lavori di un’opera pubblica finanziata 13 anni fa per la somma di un milione890mila euro

 

Foto scattate ieri 28-09-2022 

Stefania Fanelli, attivista di “Terra”: “i lavori non dipendono dal Comune di Mugnano, ma il sindaco dovrebbe far sentire la sua voce presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche”


La vegetazione diventa sempre più folta  

In Cina bastano 43 ore per rifare un ponte, nei paesi più avanzati come la Germania, tanto per restare più vicino a noi, occorrono meno di tre anni per realizzare una grande opera pubblica: in Italia, in particolar modo al Sud, tra il finanziamento e l’inizio dei lavori di un’opera pubblica, passano lustri, come sta accadendo per la riqualificazione, bonifica e messa in sicurezza di un tratto scoperto di circa 500 metri dell’Alveo Camaldoli nel territorio di Mugnano che inizia in via Di Vittorio (accanto al serbatoio idrico, di fronte allo stadio Nuvoletta di Marano) e termina in via Dei Fiori (a pochi metri dal Cimitero consortile Mugnano-Calvizzano: dall’altro lato della strada inizia una sorta di pista ciclabile).   

Nel 2009 fa furono stanziati dal Ministero dell’ Ambiente fondi per diversi milioni di euro per la compensazione ambientale, concessi per i danni causati dalla discarica di Chiaiano. Mugnano ebbe finanziato due progetti: adeguamento sistema fognario via della Repubblica per la somma di 500mila euro (a breve dovrebbero partire i lavori, il progetto esecutivo è stato redatto dalla Sogesid, soggetto attuatore dell’opera il Comune di Mugnano) e riqualificazione, bonifica e messa in sicurezza tratto scoperto Alveo Camaldoli per la somma di 1.890mila euro. Il progetto definitivo, redatto dalla Sogesid (società di ingegneria e assistenza tecnica specialistica interamente partecipata dallo Stato Italiano) fu approvato a luglio 2015 dall’amministrazione comunale mugnanese e annunciato attraverso un comunicato stampa: prevede la bonifica delle sponde dell'alveo e una riqualificazione ambientale con la realizzazione di piste ciclabili e aree attrezzate per pedoni e ciclisti. Ora va redatto il progetto esecutivo e poi bandita la gara d’appalto, compito che spetta al Provveditorato alle Opere Pubbliche.  Quanto tempo bisognerà ancora aspettare? Intanto, in alcuni periodi, in particolar modo d'estate, nel tratto di via Di Vittorio e zone limitrofe, i fetori nauseabondi sono insopportabili.

 

  

 

 

 

 

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