Marano, risparmio costi energetici: finalmente al Comune hanno deciso di installare un impianto fotovoltaico sulle vasche idriche C2. Una soluzione prospettata più volte anche dal nostro blog

 

Pannelli solari sulle vasche di accumulo: una soluzione prospettata più volte da calvizzanoweb

Finalmente al Comune hanno deciso di installare i pannelli fotovoltaici sull’impianto idrico di pompaggio di via San Rocco, denominato C2, per limitare gli ingenti costi energetici legati al funzionamento dei motori e degli apparati elettrici. Si tratta di una soluzione ottimale che pure noi di calvizzanoweb abbiamo più volte suggerito alle precedenti amministrazioni, come si evince dal titolo di un articolo pubblicato nel 2020 (vedi foto di copertina), che, però, non è stata mai presa in considerazione. Indetta la procedura di gara sul portale Me.Pa. (Mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni) per l’affidamento dei lavori: importo a base d’asta 148mila euro oltre iva e 1300 euro per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. I lavori di efficientamento energetico sono finanziati con i contributi ministeriali disposti dal decreto crescita ed elargiti ai Comuni in base al numero di abitanti: Marano, anche per il 2021, ha ottenuto 170mila euro poiché rientra nel range 50mila001-100mila abitanti. Rup (Responsabile unico del procedimento) dell’opera pubblica è l’ing. Angelo Martino, responsabile del settore Lavori pubblici (nel piano triennale dei lavori pubblici risulta come rup il geometra Giovanni Silvestri).

Tra le voci che incidono sul costo del servizio acquedotto c’è quella dei consumi elettrici, lievitati nel 2020 a oltre un milione di euro. Nel 2022, con la crisi energetica in atto, saranno di gran lunga superiore  

Articolo pubblicato da calvizzanoweb a ottobre 2020

 I costi del servizio acquedotto sono ancora elevatissimi: nel biennio 2020-2021 sono stimati mediamente in 5milioni500 mila euro annui. Come risulta dalla scheda tecnica del 2013 (l’ultima in nostro possesso), l’acquisto dell’acqua presso gli enti fornitori incide per 2milioni580mila euro. Tale cifra è stata calcolata tenendo presente che il 30% del prezioso liquido viene disperso nel sottosuolo, in virtù delle cattive condizioni delle conduttura idriche. Acqua Campania e Arin (i due enti fornitori), infatti, forniscono una provvista acqua che nel 2013 è costata al Comune 3milioni680mila euro, stimata mediamente in 5milioni 500mila euro nel 2020Altre voci che incidono sul costo del servizio sono la spesa del personale (fontanieri, tecnici, eccetera) 223mila743 euro; materiali vari 20mila euro; vestiario 1000 euro; manutenzione impianti tecnologici (pompe di sollevamento e sale di controllo) 61mila euro; controllo qualità acque (analisi periodiche) 60mila euro; convenzione ATO 8mila500 euro; interessi passivi (mutui contratti per le opere pubbliche realizzate) 156mila816 euro; bollette enel impianti tecnologici 820mila euro, lievitati a oltre un milione di euro nel 2020, come ha dichiarato l’assessore al Bilancio, Davide Di Luccio, nell’ultimo Consiglio comunale nel quale è stato approvato il rendiconto di gestione 2019Dunque, è facile evincere che l’eliminazione o la riduzione di alcune di queste voci, inciderebbe sicuramente sulle bollette. E’ assurdo pagare oltre un milione di euro di consumo di corrente per il funzionamento degli impianti tecnologici (cosiddette vasche di accumulo), dove ci sono pompe per il sollevamento dell’acqua di grande potenza. E’ stato mai commissionato uno studio per cercare di capire se è possibile installare sulle centrali di pompaggio, pannelli solari o servirsi di pompe che consumino meno energia? L’impianto di base nel sistema di calcolo e determinazione delle tariffe tiene conto del piano economico finanziario i cui costi vengono spalmati interamente sull’utenza.

 

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