“Su di me”: il quarto brano di Marco Tosh completa la tetralogia del racconto musicale ambientato nel meraviglioso mondo incantato del lontano Oriente

 


Marco è l’autore di molteplici brani che ho apprezzato per la loro originale veste armoniosa pur restando nell’ambito del filone “tecno-new rap”. Marco sta conoscendo una trasformazione creativa che lo porterà verso una maturazione importante. Egli non è un sognatore a occhi aperti ma un ragazzo molto concreto e pragmatico. E’ laureato in ingegneria aerospaziale, sa quel che vuole dalla vita e con questo brano ci sorprende in maniera piacevolissima. Egli approccia ogni lavoro creativo con l’aiuto di un poderoso tasso culturale dovuto a suoi studi classici! Non fatevi ingannare dalla sua aria di simpatico “Zorro” con baffetti appena accennati che, al contrario, denotano tutta la sua giovane età. Marco non è un semplice autore "dei nostri tempi".  La sua musica, i testi, le sonorità, non sono scontate e prevedibili come in migliaia di casi dove troviamo una soporifera assuefazione ai soliti ritmi, soliti riti. Egli canta l’esistenza e l’amore come un  cantautore classico di altri tempi, infatti si discosta piuttosto sapientemente dalle tematiche inflazionate dei soliti “rapper” che abbondano. Egli, quasi dipinge nei suoi testi, perché chi ascolta, riesce a “vedere”, toni suoni e colori, in una sola parola: emozioni! Va detto che Marco è una tipica personalità, risultato di un ambito familiare nel quale si respira cultura e raffinatezza, che lo ha sospinto a vette piuttosto importanti di erudizione. La sua famiglia è lo specchio della sua creatività (Marco è figlio del dottor Antonio Gala). Non poteva essere altrimenti! Marco ha prodotto anche altri brani singoli. Scopritelo e ascoltatelo più di una volta. Non ne sarete affatto delusi! Sono anche convinto che egli raffinerà ed evolverà continuamente il suo stile regalandoci sempre nuove sonorità. Intanto, Marco è davvero bravo perché ha attirato l’attenzione di chi come me, sui gusti musicali, è in un altro sistema planetario. Complimenti a Marco e grazie a Mimmo Rosiello sempre attentissimo a queste bellissime realtà.

Enzo Salatiello

Il 27enne  cantante calvizzanese a dicembre 2021 ha ricevuto la Menzione speciale al "Premio Otello Di Maro" con la seguente motivazione: "autore di molteplici brani  apprezzati per la loro originale veste armoniosa,  sta sperimentando un percorso di ricerca sostanziale che lo sta portando verso vette di creatività non comuni. Ma quello di cui è stato capace di fare con l’ultimo brano, uscito il 2 luglio 2021, ha davvero dell’incredibile. “L’isola che non c’è”. Una cascata di note che si intrecciano in una spettacolare connessione di parole, echi, rimandi e delicati riverberi di suoni suadenti e ritmati che regalano un’ubriacatura emotiva tale da lasciarti spossato alla fine del brano".

 




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