Riceviamo e pubblichiamo
Noi cittadini di Marano leggiamo con stupore la nota
del Presidente del Tribunale di Napoli Nord, Luigi Picardi, inviata al
Ministero della Giustizia circa le difficoltà emerse nella funzionalità della
gestione del Giudice di Pace nella struttura di Piazza San Escriva’ de
Balaguer: “Comuni inadempienti e scarsa sicurezza, meglio chiudere”. Partirei
dalle lagnanze che il Comune di Marano, (ricordiamo tutti la Triade Prefettizia
dalla sua costituzione , possiamo dire a ragione, non ha brillato nella
gestione della Cosa Pubblica) , Ente capofila del Consorzio dei Comuni del
comprensorio giuglianese, fa riferimento alle difficoltà emerse, se pur
esistenti per le inadempienze degli altri Comuni, superabili, senza prendere
nessuna decisione risolutiva circa l’interessamento che la sede del Giudice di
Pace resti nella città. Non curante né dei dati storici né del fattore
economico, ( da secoli il Comune di Marano è stata sede Pretorile con annesso
carcere mandamentale, soppresso questi, è stata sede del Tribunale poi
trasferito ad Aversa e per competenza sede del Giudice di Pace, con tutto
l’indotto che essi producevano e quest’ultimo in misura minore produce).
Tralasciando momentaneamente le responsabilità pregresse delle precedenti
Amministrazioni, i Commissari non brillano nella gestione ordinaria né nelle
scelte straordinarie, decisioni se non ben ponderata e risolte in tempi breve
possono produrre allarmismo ed indurre terzi come l’iniziativa del Presidente
del Tribunale di Napoli Nord che se non frenata in tempo, produrrebbe ulteriori
danni irreparabili per la città. Non ho letto il Bilancio di Previsione che i
Commissari hanno provveduto ad approvare in questi ultimi giorni, se sono state
inserite voci pertinenti ad un possibile trasferimento in una struttura facente
parte del Patrimonio Comunale: Palazzo Battagliese, Palazzo Merolla, rimanendo
a Marano città oppure in periferia alla struttura del Galeota, poiché
trattandosi di un servizio consortile di sette Comuni sono Entrate ..e Spese per
servizi per conto di terzi, Partite di Giro, per cui in termini di
costi-benefici, per la quota parte di spese di competenza comunale, è più che
sostenibile. Abbiamo letto che una delegazione del Partito Democratico è
rimasta soddisfatta dall’incontro con i Commissari, in precedenza l’onorevole
Caso si dichiara soddisfatto dell’approvazione del Bilancio di Previsione. Da
questi sembra che la gestione comunale proceda bene, mentre leggiamo sui
quotidiani locali denunzie di cittadini per disservizi giornalieri. Dove sta la
verità? Di commissariamenti la città ne ha subito tanti alcuni hanno prodotto
danni, non vorrei che l’attuale Triade una volta andata via, i cittadini
l’andrebbero ad annoverare tra questi. Fare gli interessi dei cittadini, ad una
buona gestione della Cosa Pubblica bisogno portare loro a conoscenza le
difficoltà subentrate ed il modo come risolverle. Vorremo che si spendesse una
parola in più sulla questione delicata della struttura, oggi, di proprietà dei
2/3 dei due fratelli Cavallo. In un precedente articolo “ Marano non può subire
l’ennesima umiliazione “ avevo menzionato la struttura in questione,
trattandosi di un errore tecnico, la vertenza tra l’Ente ed i Privati si poteva
risolvere bonariamente, purtroppo ad oggi, tutto è in alto mare, privo di un
atto di buona volontà dei due Cavallo che si sono dissociati persino dalla
condotta morale del proprio antenato, nel risolvere la vertenza in modo bonario
e permettere alla Triade di eseguire i lavori di somma urgenza da rendere idonea
la struttura, se questo non è stato possibile, conoscere quale azioni sono
state prodotto contro per salvaguardare gli interessi del Comune e se esiste
volontà a trasferire la sede del Giudice di Pace in altra struttura del
Patrimonio Comunale. Venivano evidenziate rimostranze nell’ultima riunione tra
Comuni dello scorso 6 maggio, sempre riportate nell’articolo, in controtendenza
alla solidarietà che dovrebbe essere la base, oggi, di ogni Comune facente
parte di Unione o Unioni più prossime della Città Metropolitana di Napoli per
cui quel campanilismo esasperato di un tempo resta nella mente di pochi,
probabilmente di qualche funzionario pubblico e stolto amministratore. Come
logica conseguenza se malauguratamente si dovesse verificare tutto ciò, (il
colpo di grazia) come estrema ratio noi cittadini di Marano non ci resta che
inviare le nostre tessere elettorali al Prefetto e suo tramite al Ministero
degli Interni.
Franco De Magistris