Marano, vanno in pezzi l’Istituto Santa Maria delle Grazie e la chiesa attigua: due beni storici abbandonati all’incuria. Intanto, via Annunziata è chiusa al traffico da circa 6 anni. Buttati al vento 3 milioni di euro previsti per il restyling dell'edificio ex ipab
Con i fondi Pics (3milioni di euro) i due siti storici avrebbero potuto ritrovare lo splendore di un tempo, mentre il loro risanamento avrebbe consentito la riapertura di via Annunziata, chiusa al traffico da circa sei anni. Purtroppo la riqualificazione dell'ex convento Santa Maria delle Grazie è stata stralciata dal nuovo programma Pics
L’incuria e il passare del tempo stanno distruggendo l’Istituto Santa Maria delle Grazie e la chiesetta attigua, due significativi monumenti della città. Marano vede lentamente, ma, inesorabilmente, sbiadire un’altra pagina di storia senza che nessuno in passato sia intervenuto. Intanto la
riqualificazione dell'ex convento è stata stralciata dal nuovo programma
Pics (era previsto un tempo di esecuzione di 25 mesi), perché ultimazione e la funzionalità non sarebbero potute avvenire entro il mese di dicembre 2023, come stabilito dalle norme di assegnazione dei fondi Pics.
La storia
L’Istituto Santa Maria delle Grazie di via Annunziata, 42 esiste dal 1827: fondatore il Rev. Parroco don Tommaso Loffredo. Diventa convitto femminile il 3 giugno del 1934, quando le suore salesiane, figlie di Maria Ausiliatrice ne presero la cura. A dicembre 2008, quando i beni Ipab, tra cui il Ritiro Santa Maria delle Grazie, furono ceduti definitivamente dalla Regione al Comune, fu firmata una bozza d’intenti tra il Comune e l’l’ente giuridico Figlie di Maria Ausiliatrice rappresentata da suor Iolanda Guerriero, affinché continuasse l’opera gestita dalle suore, che avrebbero dovuto portare avanti lo spirito salesiano di Don Bosco e il suo metodo. Nel 2009, il Provveditorato agli Studi di Napoli fece presente che non avrebbe più concesso l’autorizzazione per le attività didattiche, se non si fosse provveduto ad adeguare l’Istituto, ormai sempre più fatiscente, alla normativa sulla sicurezza, in quanto in quelle condizioni poteva costituire un serio pericolo per alunni e insegnanti. Cosa che non fu mai fatta: le suore lasciarono l’Istituto nell’agosto 2010. L’edificio si sviluppa su due piani, è dotato di un ampio cortile, di un refettorio, di un oratorio, di aule spaziose e di una chiesa, dove c’era la veneratissima statua della Vergine Maria Ausiliatrice, alla quale si accede sia dall’interno dell’Istituto che da via Annunziata.
La Chiesa e Conservatorio fu fondata il 15 ottobre 1837. Essa è di forma rettangolare, coverta a volte, lastricata di mattoni e vestita a stucco bianco costantemente lavorato con ghirlande e cornici. La sua ampiezza è di metri quadrati 127,50, cioè 17 metri di lunghezza e metri 7 e 50 di larghezza, è alta 11 metri. Si nota una sepoltura per le monache. Il campanile sulle mura della medesima Chiesa si eleva per metri 6, il suo diametro è metri 2,50 centimetri contenente due piccole campane. Ad esso si accede per scala con gradini.
Tombino otturato da anni |