Calvizzano, riqualificazione urbana: l’amministrazione Pirozzi restituisca decoro alla zona cooperative di via Aldo Moro programmando una piazza e un parcheggio

 “Piazza Unità d’Italia”, così si sarebbe dovuta chiamare: lo stabilì la commissione toponomastica, nominata ai tempi della consiliatura Granata



Se c'è volontà politica si possono benissimo conciliare gli interessi pubblici con la tutela di quelli privati, nel caso specifico il diritto di costruire. L’attuale sindaco Pirozzi, in piena campagna elettorale per le ultime amministrative e con il puc già approvato dai Commissari straordinari, disse al giornalista Rosiello che gli pose la domanda sul destino di quest'appezzamento di terreno che se veniva  eletto sindaco avrebbe mitigato l'estensione di altro cemento provvedendo alla riqualificazione urbana delle  cooperative (incrocio tra via Moro e via Peep) dove è andato formandosi nel tempo un parcheggio “naturale"   

Restituire decoro e dignità alla zona cooperative di via Aldo Moro, dopo anni di degrado e abbandono, è una delle diverse cose buone, in materia urbanistica, che stava facendo l’ex amministrazione Salatiello: aveva definitivamente risolto la problematica verde attrezzato (che fu strappato nel 1999 agli abitanti del posto, e poi dato di nuovo dagli ex sindaci Granata e Salatiello, che lo avevano programmato nelle loro rispettive proposte di puc) nello spicchio di terreno adiacente l’edificio “La Pineta 75”, prevedendo una piazza all'incrocio via Aldo Moro- via Bachelet (meglio conosciuta come via Peep, la strada dove si è svolto per un certo periodo il mercato settimanale). Insomma, si erano create le premesse per migliorare la vivibilità di una zona depressa, dove negli anni passati si è pensato solo a costruire casermoni, senza preoccuparsi delle attrezzature di interesse comune. Con i Commissari straordinari (che abbiamo spesso elogiato per il loro lavoro straordinario, ma criticati fortemente su alcuni aspetti del puc del quale si sono interessati l’ing. Giovanni Ulini dello staff commissariale e la redattrice ing. Renata Tecchia), da loro approvato, cioè dai rappresentanti dello Stato, sarebbe stata cancellata, nei cittadini di questo luogo “infernale”, ogni speranza di rinascita.  La piazza è stata eliminata definitivamente dal programma triennale dei lavori pubblici ed è stato abolito il verde attrezzato, originariamente previsto in questa zona (ne parliano approfonditamente in un altro articolo) dove il cemento l’ha già fatta da padrone per troppi anni, per far posto ad altro cemento. Ora l’amministrazione Pirozzi si impegni, come da promessa, a dare decoro a questa zona semi periferica del paese (dove lui e diversi candidati della sua lista sono venuti a chiedere voti durante le elezioni e li hanno ottenuti, eccome), riprogrammando una piazza e un parcheggio, cercando di conciliare, ovviamente, gli interessi pubblici con la tutela di quelli privati, che hanno acquisito il diritto di costruire. Il puc si può modificare dopo tre anni dall'approvazione? Sì, ma non va dimenticato che ci sono le varianti urbanistiche che possono essere deliberate ad horas, specialmente quando si tratta di definire il futuro  di una zona ad alta densità abitativa, di traffico e con carenza di parcheggi: ce n'è uno solo di piccole dimensioni  di fronte alla media Polo, non  sufficiente neanche ad ospitare le macchine dei docenti e di altro personale scolastico, e non è andato ancora in funzione lo Spazio Tennis che il Comune è intenzionato ad affidare ai privati attraverso il project financing, per cui, in questa zona,  cresce la domanda di parcheggi. Sempre nel puc approvato dalla triade commissariale, nella zona cooperative, in un'area di proprietà comunale, era stato previsto un parcheggio "inutile" (accanto a un altro parcheggio poco utile, quello adiacente al parco Deborah) destinata poi, attraverso una variazione urbanistica approvata recentemente in Consiglio comunale, a istruzione scolastica. Praticamente è ritornata a quella originaria, voluta da Pirozzi nei suoi primi 5 anni di consiliatura (2003-2008).  Insomma, con la volontà politica si può fare tutto, senza temere nessun potere dello Stato, poiché si agisce per il bene collettivo. Come? Il Comune, tanto per fare un esempio, potrebbe comprare solo una parte dell'appezzamento di terreno utile allo scopo, ma nel palazzo municipale lavorano fior di tecnici che sicuramente sapranno meglio di noi consigliare l'amministrazione su quale metodo adottare.     


 Proposta di puc amministrazione Salatiello: ecco cosa era previsto nell'area antistante "La Pineta 75"


Nel piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020, il primo approvato dalla triade commissariale, era prevista una piazza all'incrocio via Moro-strada Peep: costo stimato 300mila euro  


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