Ne parla lo scrittore Giuseppe Barleri, buonanima, nel suo libro dedicato alla parrocchia dell’Annunziata pubblicato nel 1997
“…Nel 1954, è scritto a pag. 52, mentre venivano eseguiti
i lavori di consolidamento del pavimento sul lato destro della chiesa, veniva
alla luce un vasto ambiente rettangolare, comunicante con un altro di minori
dimensioni. La pianta, le strutture e le dimensioni consentirono di riconoscere
subito una cisterna romana d’età classica, con il caratteristico “opus
reticulatum”, in tufo locale giallo.
La costruzione originaria, attribuibile all’epoca giulio-claudia,
dovette servire come serbatoio di un complesso di fabbriche.