L’appello del sindaco di Caivano Enzo Falco. Sos dai Comuni a nord di Napoli: “per questo territorio devastato servono assunzioni di personale soprattutto per gli uffici tecnici ”

 


La Campania e la Città Metropolitana di Napoli hanno il loro punto più debole e vulnerabile nella fascia dei Comuni a nord di Napoli e a sud di Caserta che corre lungo i Regi Lagni dal Nolano fino al Litorale Domitio.

E’ inutile ricordare i roghi tossici, le “puzze” notturne, il forte disordine urbanistico legato a una conurbazione e ad una antropizzazione che vede gran parte della popolazione concentrata in questa area; le periferie degradate, caratterizzate dalla costante presenza di rifiuti, di qualunque tipo; i campi Rom; i continui incendi -dolosi – che rovinano l’aria che respiriamo, le cui conseguenze sono state evidenziate ormai chiaramente dalle risultanze dello studio epidemiologico commissionato dalla Procura della Repubblica di Napoli. Una campagna un tempo bellissima, oggi assalita dagli “escrementi” dell’area vasta, una storia importante assolutamente dimenticata e caduta nell’oblio. Nessuna funzione superiore.

A questo si aggiunge un serio problema di ordine e di sicurezza pubblica.

Ci sono state le esplosioni delle bombe ad Afragola; abbiamo dovuto assistere a rapine con fucili puntati sui bambini in una pizzeria di Casavatore; sono ormai innumerevoli i furti di auto e quelli in appartamenti in tutti i nostri Comuni, anche di giorno, con grande pericolo anche per le vittime che potrebbero avere la peggio in eventuali brutti incontri.

Le nostre comunità sono davvero scosse da tutti questi avvenimenti e non possono più vivere in queste condizioni.

A questi problemi bisogna dare una risposta articolata da parte di tutte le istituzioni che devono lavorare insieme, a partire dai sindaci che si sono incontrati la settimana scorsa a Giugliano, che devono preparare una piattaforma chiara e puntuale su quanto bisogna fare per le nostre terre e per le nostre comunità e chiamare a responsabilità gli enti superiori, Province, Città Metropolitana, Regione e Governo. Governo che, per la verità, attraverso il ministero per il Sud ha messo in campo un Contratto istituzionale di sviluppo, che rappresenta un primo punto di attacco per una strategia importante di attivazione di risorse finalizzate a interventi mirati alla riqualificazione ambientale, sociale e culturale.

Un’ottima iniziativa che deve essere vista con una maggiore lungimiranza da parte dei sindaci, ma non ancora sufficiente a determinare una svolta vera.

La cosa più importante da chiedere è personale preparato per gli uffici tecnici, comunali, ormai sguarniti e inadeguati. Serve una squadra per ciascun Comune o gruppo di Comuni di 10 persone attrezzate (ingegneri, architetti, contabili, amministrativi) e serve un fondo per affidare incarichi professionali, perché senza progetti esecutivi non si attivano i finanziamenti e non si riescono a spendere eventuali risorse attribuite. Col paradosso di accentuare ulteriormente il divario Nord/Sud.

                                           Per questo territorio devastato

                                           servono assunzioni di agenti

                                           e di assistenti sociali

Ogni Comune deve avere a disposizione un parco progetti per il Pnrr, coerente con alcuni obiettivi fondamentali posti dallo stesso Pnrr, in modo da restringere il campoa cose effettivamente utili. Se si vuole poi controllare questo territorio devastato non ci vuole l’Esercito, ma servono assunzioni di molti vigili urbani, carabinieri, poliziotti, assistenti sociali, maestri di strada, psicologi, sociologi.    

Fonte “la Repubblica”

    

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