Rientra nei nuovi
obblighi legati alla qualità del servizio di gestione dei rifiuti anche la
previsione di un piano “straordinario” di pagamento dilazionato della
TARI.
Nello specifico, tutti
i Comuni dovranno garantire l’accesso ad una rateizzazione ulteriore dei
pagamenti (per rate di importo minimo pari a 100 euro), per specifiche
categorie di utenti:
- utenti che dichiarino di essere beneficiari
del bonus sociale per disagio economico previsto per i
settori elettrico e/o gas e/o per il settore idrico;
- ulteriori utenti che si trovino in condizioni
economiche disagiate, individuati secondo i criteri definiti dall’ente
territoriale competente;
- qualora l’importo addebitato superi del 30 per
cento il valore medio riferito ai documenti di riscossione emessi
negli ultimi due anni.
In ogni caso inoltre
bisognerà garantire all’utente di richiedere la verifica del bollettino
TARI inviato, e l’eventuale rettifica delle somme addebitate,
con tempi di risposta non superiori a 60 giorni lavorativi.
Per i rimborsi invece i comuni dovranno adeguarsi alla tempistica dei 120
giorni lavorativi.
Tra le novità che gli
enti territoriali dovranno inoltre recepire nei propri regolamenti c’è poi
il servizio minimo di ritiro su chiamata dei rifiuti,
gratuitamente. D’intesa con le associazioni dei consumatori locali potrà essere
fissato un corrispettivo minimo per il ritiro, con specifiche tutele per i
contribuenti in condizione di disagio fisico o economico.
Ai nuovi obblighi di
qualità legati al rapporto con l’utenza si affiancano poi quelli tecnici,
relativi nello specifico al servizio di raccolta rifiuti fornito
alla cittadinanza. Ad esempio, dovrà essere predisposto un “Programma
delle attività di raccolta e trasporto e spazzamento e lavaggio delle strade”,
prevedendo per ciascuna strada/via l’indicazione della data e fascia
oraria di svolgimento del servizio.
Nuove regole fissate
dall’ARERA che ora dovranno essere tradotte in pratica dai comuni,
chiamati a scegliere entro il 31 marzo 2022 uno dei quattro
schemi regolatori previsti.
Fonte F Informazione Fiscale