“La chiusura nel palazzo vi renderebbe aridi burocrati”
Esimia commissione prefettizia del Comune di Marano di Napoli, sono maranese verace e non mi vergogno di essere di Marano, nonostante impegnato nella comunità quotidianamente per il trionfo sul nostro territorio dei valori della legalità senza scorta, né riflettori accesi ma per senso del dovere . Ribadisco che la comunità maranese è composta per la maggioranza di persone dabbene, laboriosa e intenta allo sviluppo socio ¬culturale del territorio e non può un manipolo di delinquenti infangare l’ onorabilità dell' intera collettività maranese. Collettività offesa vilipesa da anni di mala politica e da delinquenti che sono ai margini della società. Questo dovrebbe essere uno sprono per le eccellenze vostre che rappresentate lo Stato in questo momento, e un vostro fallimento sarebbe un ulteriore offesa alla città che si sentirebbe affossata non dall'antistato ma dallo Stato stesso, creando sfiducia nelle istituzioni. Sfiducia che potrebbe sfociare in un allargamento delle sacche di antistato pronte come avvoltoi a trovare giovamento dalle sconfitte dello Stato. Grossa responsabilità la vostra unitamente al dovere morale di non offendere una comunità per tanti anni lasciata sola a combattere l'antistato e che oggi vede in voi il riscatto per un nuovo percorso di crescita sociale, culturale all'insegna del vivere civile. Vivere civile che non può prescindere dalla risoluzione di problematiche di vita quotidiana come la pubblica illuminazione, il decoro delle strade, il controllo della viabilità e la vicinanza alla popolazione con l'ascolto delle sue problematiche, e non la chiusura nel palazzo che vi renderebbe aridi burocrati. Sono certo che la vostra presenza attiva e propositiva nella comunità maranese avrebbe come riscontro la vicinanza della parte sana di Marano che è la maggioranza che attende con ansia un vostro segnale per interagire con lo Stato da voi rappresentato per la risoluzione dei problemi primordiali di vita quotidiana. Auguri e buon lavoro per la crescita e lo sviluppo di Marano.
Michele
Izzo