Calvizzano. Interventi in Consiglio, Michele D’Ambra ex maggioranza: “Pirozzi è il vecchio modo di far politica, nella peggiore copia mai vista”

 

D'Ambra insieme a Pirozzi all'inaugurazione della sede di Reset


“Finora si è sempre dato più importanza all’immagine e meno alla sostanza come lo dimostrano tutte le inaugurazioni fatte  (gli ombrelli, le panchine letterarie  e i mercatini natalizi)”

L’intervento di Michele D’Ambra

Buonasera ai presenti tutti

Grazie Presidente, ritengo doveroso, per amore della verità e per rispetto dei cittadini elettori, intervenire in questo dibattito che nelle ultime settimane sta alimentando il nostro Paese.

Lo faccio soprattutto per far luce e chiarire veramente una questione che tra chiacchiere di marciapiede, messaggi ambigui e video sui social sta portando solo tanta confusione, anzi a tratti si palesa un vittimismo da parte di chi è il responsabile di tutto questo.

Parto da lontano, ovvero da quando ho scelto  la lista Pirozzi.

Un idea di amministrazione condivisa che ho sempre sperato e creduto. Ma che purtroppo, nelle immediate settimane dopo l’insediamento pian piano si è disciolta, come neve al sole. Su questo devo ravvedermi e a posteriori dar ragione al buon Mimmo Rosiello, a cui colgo l’occasione per esprime tutta la mia solidarietà per il vile, ignobile e spregevole attacco ricevuto in queste ore. Avevi ragione Rosiello, Pirozzi è quello di sempre, non è cambiato e non cambierà. E’ il solito accentratore, solista e per nulla volta alla condivisione. Il vecchio modo di fare politica ma nella peggiore copia mai vista.

Inizio dicendo  alcune delle cose che hanno fatto sì che il sottoscritto ha deciso di non condividere più le solitarie scelte della pseudo maggioranza e non che il Sindaco ci ha cacciati.

Mi riferisco ad esempio alla convocazione sull’orario delle sedute di giunta . Chiedevo gentilmente la convocazione anziché alle ore 12, se era possibile dopo le  14, chiaramente per motivi di lavoro e per non far gravare sull’ente la mia assenza dal luogo di lavoro. Perché a differenza di altri che hanno la possibilità di nominare sostituti o spostare i giorni o l’orario di ricevimento oppure usufruire della cassa integrazione,  il lavoro da dipendente poste italiane e gli orario sono quelli d’ufficio.

Niente, nemmeno  il venirmi incontro per esigenze lavorative.

Ho la sensazione che si è sempre dato più importanza all’immagine e meno alla sostanza come lo dimostrano tutte le inaugurazioni fatte  (gli ombrelli, le panchine letterarie  e i mercatini natalizi) .

A tal fine voglio complimentarmi con il Sindaco per questa sua grande evoluzione social mediatica. Addirittura a tratti assume le parvenze di un grande attore, in alcuni casi sceneggiate da lacrime napulitane…lacrime di coccodrillo chiaramente!!!


Ma non solo……nell’ultimo tempo hai assunto, caro Sindaco, anche un atteggiamento ed un linguaggio non consono né al ruolo che ricopri né alla funzione che svolgi. Mi hanno sempre insegnato che chi ha ruoli primari come Sindaco, medico, ruoli di responsabilità, la prima cosa che deve fare è non perdere mai la calma, la lucidità e soprattutto utilizzare termini appropriati. Chi fa diversamente o non è adatto al ruolo o altrimenti, assumi quell’atteggiamento, quando cominci ad aver paura. Nel tuo caso ritengo che siano entrambe le motivazioni.

E mi sorprende anche il fatto che chi prima ti riteneva dislessico oggi cammina a braccetto con te.

In alcune situazioni hai infatti utilizzato dei termini come: killeraggio, agguati, traditori, mercenari….tutti termini che non appartengono al dizionario politico né medico, bensì malavitoso. Sarà il nervosismo, sarà la paura ma t’invito a contenere entrambi le sensazioni ed a riappropriarti del giusto tono che il ruolo merita.

La mia attività politica era, è e sarà sempre volta contro  all’illegalità, al malaffare e tesa alla salvaguardia dell’interesse generale, mai del singolo. L’interesse della mia comunità che mi onoro di rappresentare e che in ogni tornata elettorale non perde mai occasione per rafforzare e onorami della incondizionata stima e fiducia.

Ripeto che la mia funzione politica ed elettiva sarà sempre scrupolosa e volta all’interesse della città, lo è la prova che anche in questi giorni mi sono interessato per finanziamento del piano strategico della città metropolitana e informo l’aula che nella giornata di ieri è arrivata la pec della città metropolitana che richiede la nomina del responsabile dell’accordo a cui seguirà l’invio della convenzione da sottoscrivere. Un finanziamento di oltre 1 Milione e 300 mila euro che era andato perso e che anche grazie all’interessamento del sottoscritto e al lavoro posto in essere dal dirigente dell’ufficio tecnico, l’infaticabile ing. Lorenzo Tammaro, ha fatto sì che dotassimo la nostra comunità di un nuovo impianto di pubblica illuminazione più efficiente e meno dispendioso.

Perché, colleghi cari, Sindaco Pirozzi, Vice sindaco Borrelli, io amo il mio paese e vado fiero di essere calvizzanese. Non voglio e non vorrei mai essere la frazione di Qualiano o la sede di staccata di Mugnano.

Lo siamo stati, in altre occasioni, già per troppi anni e i risultati non sono stati lusinghieri….ANZI !!!

Sindaco Pirozzi, non teniamo conto del sottoscritto, “chill Michele D’Ambra è nu pazz”, ma se si dimette il presidente del consiglio, se i consiglieri comunali più votati della lista manifestano disagio, ci sarà pure una ragione, una motivazione?? O è sempre il complotto, la politica delle minacce, eccetera eccetera.

 Altra cosa, hai parlato di richieste non acconsentibili, ti invito pubblicamente a dire chi e cosa ha richiesto? Perché da sindaco hai la responsabilità e l’onere di denunciare, ma non sui social, bensì alle autorità inquirenti e competenti. Troppo facile lanciare il sassolino e lasciar intendere cose meschine. Abbi il coraggio di denunciare con tanto di nomi e circostanze. Altrimenti è solo fumo, solo sceneggiata, come sei solito fare negli ultimi mesi.

Pertanto nel confermare e ripagare la fiducia che i cittadini hanno riposto nella mia persona io continuerò a lavorare e svolgere il mio ruolo di consigliere comunale nell’interesse generale, senza vincolo di maggioranza. Il sottoscritto politicamente ha un solo vincolo, quello morale: con la mia comunità e basta.

A TE non resta altro che fare una presa d’atto del fallimento, personale e del progetto politico. La vera politica vorrebbe le tue dimissioni, sarebbe un passaggio obbligato. Ma capisco che la poltrona è la soluzione più comoda rispetto al passaggio per l’urna. La scusante dei fondi del PNRR non regge in piedi, piuttosto io parlerei di sete di potere e attaccamento alla poltrona.

Noi abbiamo invece un altro tipo di attaccamento: quello alla comunità, al Paese e al bene dei cittadini di Calvizzano.

Concludo citando Pitagora: “UOMO CHE AMI PARLARE MOLTO, ASCOLTA E DIVENTERAI SIMILE AL SAGGIO”

 



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