Crisi politico-amministrativa a Calvizzano, risolte le “beghe di potere”: la maggioranza si ricompatta
Finale della crisi in musica
Risolta la crisi amministrativa annunciata dal sindaco
Pirozzi il 15 luglio scorso, quando quattro consiglieri di maggioranza, tra i
quali il capogruppo Pasquale Napolano e tre assessori (Michele D’Ambra, Marzia
Mazzei e Francesco Ferrillo), non si presentarono all’importante Consiglio
comunale sull’approvazione del rendiconto consuntivo. Il Primo cittadino, dopo
aver stigmatizzato l’operato dei dissidenti di maggioranza ed elogiato i
quattro consiglieri di minoranza (Fabio Felaco era assente giustificato) per avergli tolo le castagne dal fuoco, dichiarò aperta la crisi politica, sopravvenuta a suo dire per “piccole
beghe di potere o inciuci di bottega”, e, contestualmente, revocò le rispettive
deleghe ai tre assessori. Dopo 15 giorni, tutto ritorna come prima, la
maggioranza si è ricompattata e la crisi si è risolta con un semplice rimpasto
anticipato (sarebbe dovuto avvenire a gennaio 2022) in giunta. Stamane
dovrebbero essere nominati assessori Arianna Ferrillo (probabilmente al Bilancio, ruolo svolto da suo padre Antonio per diversi anni nelle passate consiliature), Roberto Vellecco e una
tra Francesca Nastro ed Emma Trinchillo, più probabile quest’ultima, poiché
Nastro preferirebbe l’assessorato alla Pubblica Istruzione (attualmente la delega è nelle mani di Marialuisa Ferrigno) che si libererebbe a
gennaio, quando è previsto un altro cambio della guardia in giunta e l’applicazione
della vecchia regola “Un poco a me e un poco a te, nun fa male a nisciuno”, così,
in questo modo, la meritocrazia va a
farsi a benedire. Da questa farsa edoardiana, sempre secondo il nostro modesto
parere, esce sconfitto e indebolito politicamente sicuramente il sindaco che non ha avuto il coraggio di estromettere
definitivamente gli “infedeli”, cosa che gli sarebbe stata consigliata da un
autorevole esponente della maggioranza, di cooptare
l’opposizione e avviare una nuova fase di decollo politico-amministrativo;
escono rafforzati i cosiddetti “fedeli” della maggioranza, ma un bel 10, a
nostro avviso, va sicuramente ai cinque consiglieri di minoranza per l’alto
senso istituzionale dimostrato (lo ha dichiarato anche il sindaco) in una fase critica, dove il paese non poteva permettersi di essere di nuovo commissariato. I cinque hanno rischiato di essere additati come ribaltonisti dell'ultima ora e di essere esposti al pubblico ludibrio, ma se fossero entrati in maggioranza compatti non lo avrebbero fatto per sete di poltrone, ma per
essere coinvolti a pieno titolo nel rilancio della città che, in 10 mesi di
amministrazione Pirozzi, ha ottenuto solo una grande ribalta mediatica, grazie
agli ombrelli colorati (ormai sbiaditi e cadenti), le panchine letterarie e, prossimamente, per l’illuminazione
mediante fasce del tricolore italiano dell’edificio scolastico “Armando Diaz”.
La rivincita di Maga Maghella che di Calvizzano è la più bella (l'angolo della satira)
Ieri Maga Maghella, che di Calvizzano è la più bella, era triste, invece oggi sorride di nuovo perché le sue previsioni si sono avverate: da noi interpellata, aveva dichiarato che la maggioranza si sarebbe ricompattata e ci sarebbe stato un rimpasto in giunta anticipato.
“Questa volta l’indovino ‘nfamusciello – aggiunge -, quello che ripete come un mantra “come abbiamo anticipato, l’avevamo detto, l’abbiamo già scritto”, se ne deve fare una ragione, perché i veri poteri di chiaroveggenza li possiedo solo io”.