Rischia di saltare la mostra dei quadri di Aldo Salatiello, l’artista di origine calvizzanese attende da 5 mesi una risposta ufficiale dall’amministrazione: “la gestione della cosa pubblica non va affidata a persone inesperte”
Riceviamo e pubblichiamo
Gentilissimo
Direttore, invio questa lettera a Lei, in quanto ha pubblicato varie volte
articoli che interessavano la mia persona sotto il profilo artistico. Preciso
che con questo mio scritto non intendo criticare qualcuno in particolare, ma
solo evidenziare come, a volte, a gestire la cosa pubblica ci siano persone
inesperte che creano serie difficoltà a chi si rivolge a loro, seppur in
termini di correttezza e nel rispetto dei protocolli amministrativi, per la
soluzione di un qualsiasi problema. Il sottoscritto ha vissuto un’esperienza
unica nel rapporto con il Comune di Calvizzano, in quanto, avendo presentato
una richiesta per uno spazio espositivo (protocollo n°11/01/21), come previsto
dalle normative di tutti i Comuni nazionali, è ancora in attesa, dopo circa
cinque mesi, di una risposta ufficiale. Preciso anche che non ho mai esposto i
miei quadri nel mio paese, anche se sono decenni che tento questa “avventura”. Solo
dopo le ultime elezioni amministrative a Calvizzano, esortato da un buon amico,
ho fatto una simile richiesta, perché mi è stato riferito che con la nuova
giunta si sarebbero aperti spazi enormi per la cultura. Cosa è accaduto nel frattempo?
Ricevo una email dalla Dott.ssa Marzia Mazzei, molta entusiasta, a nome anche
del Sindaco Dott. Giacomo Pirozzi, la quale mi chiede di chiarire le modalità
organizzative e i costi, per stabilire l’entità di un eventuale contributo. Le
rispondo specificando che il contributo è da commisurare ai costi per il trasporto
delle opere (abito a Rimini ) e per l’allestimento dell'aula Consiliare.
Passano vari mesi. Per verificare lo stato del percorso burocratico, contatto
telefonicamente l'Assessora la quale mi
riferisce che si è in attesa di approvazione del bilancio per l’iscrizione del contributo in
un’apposita voce del documento contabile. Nel contempo, mi invita, per ogni
altra comunicazione, a contattare la delegata alla Cultura, Dott.ssa Francesca
Nastro. Ovviamente, in attesa del bilancio e avendo orientativamente stabilito
che la mostra si facesse in luglio, mi sono messo a lavorare per organizzarla nel
miglior modo possibile (provvedendo a mie spese anche alla compilazione di un
catalogo) essendo ancora molto legato al mio paese di origine. Tutto lasciava quindi
presagire per il meglio. Invece sono sorte le prime difficoltà. Siccome la Dott.ssa Nastro continuava a non
rispondermi al telefono, decido di venire a Calvizzano. Con l'aiuto di un'amica,
riesco ad incontrare la delegata alla Cultura presso il Comune, dove troviamo un
accordo sia sulla data (10 luglio / 19 luglio) che sull’entità del contributo.
Da quel giorno, di nuovo il silenzio (siamo a metà maggio ). Il primo giugno
ricevo una telefonata dalla dottoressa Nastro che, in via ufficiosa, mi riferisce
che il contributo proposto viene dimezzato di circa di due terzi, poi aggiunge di
risentirci ( cosa mai avvenuta). Nel frattempo invio una nuova pec la n° 33958
del 09/06/21. A tutt’ oggi non ho ricevuto nessuna risposta ufficiale. Finora
ci ho solo rimesso soldi . Questi sono i fatti, tutti comprovati da documenti.
Preciso, inoltre, che non è tassativo accettare una proposta, ma l’amministrazione
non può sottrarsi all’obbligo di rispondere.
Aldo
Salatiello