Opere pubbliche a Calvizzano: tra programmazione e messa in funzione occorrono mediamente più di 10 anni

                                 

A Calvizzano le opere pubbliche non vedono mai la luce prima dei 10 anni dalla loro programmazione. E’ accaduto per la strada che costeggia l’Alveo Camaldoli (ci son voluti più di 10 anni per aprirla al traffico cittadino); i campi da tennis di via Aldo Moro aprirono al pubblico il 4 maro 2015, grazie alla tenacia dell’ex sindaco Salatiello, a distanza di 11 anni dall’inizio dei lavori; il Palazzetto dello Sport di via Caduti di Superga, invece, programmato già nel 2006, venne inaugurato in pompa magna a settembre 2016 (senza agibilità), ma solo perché venne intercettato un finanziamento europeo dall’ex amministrazione Salatiello.  Per la villa comunale di via Pietro Nenni, siamo solo di poco al di sotto dei 10 anni: i soldi furono stanziati dalla Provincia nel 2009, venne inaugurata il 5 giugno 2017 ma dopo alcuni mesi le ringhiere di recinzione erano già tutte arrugginite.  Per il Centro raccolta di località San Pietro, a distanza di oltre 10 anni dalla sua realizzazione è ancora chiusa al pubblico perché non è mai stata resa a norma. La Tensostruttura all’interno del piazzale della media Polo fu concepita dall’ex amministrazione Pirozzi, ma realizzata ai tempi di Granata: ufficialmente fu consegnata alla scuola nel 2011 e, per un certo periodo, venne pure utilizzata per manifestazioni e per la colonia estiva organizzata dalla parrocchia. A tutt'oggi è ancora inagibile, nonostante siano stati programmati i lavori (ci sono i soldi e il progetto esecutivo) fin da quando c'erano i Commissari straordinari.  

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