Calvizzano, lavori di ristrutturazione edificio ex Ipab di via Ritiro ancora in alto mare e “dureranno perlomeno un altro anno “: lo ha dichiarato il sindaco in Consiglio comunale

 


Dei lavori di ristrutturazione  dell’edificio ex Ipab di via Ritiro e dei ritardi accumulati ne abbiamo parlato appena un mese fa: mai, però, avremmo pensato  che occorresse ancora un anno per consegnarlo alla città. La non piacevole notizia l’abbiamo appresa dal sindaco nell’ultimo Consiglio comunale. Eppure i lavori, stando al cronoprogramma, dovevano terminare il 30 marzo 2021: ma, di questo passo, si andrà perlomeno all’estate 2022, salvo ulteriori inconvenienti. Viene  dunque spontaneo chiedersi: in  questo lungo lasso di tempo, cosa è successo? E, poi, quale sarà la destinazione della storica struttura dove alloggiavano le suore? Scartata l’ipotesi di allocarvi la scuola dell’infanzia, come prospettò in un primo momento il sindaco Pirozzi in una delle sue dirette facebook, si starebbe pensando, stando a insistenti rumors, di piazzarci la caserma dei carabinieri, altro percorso errato, nostro avviso, poiché non in linea con la vocazione e l’identità storico-culturale e sociale dell’antico palazzo. Non vogliamo fare le cassandre, ma speriamo non succeda ciò che è avvenuto per la villa comunale detta “Calvisia”, dove tra cambio di progetto (quello prospettato dall’amministrazione Granata andava bene, a nostro avviso, ma non si è mai capito perché venne stravolto) e contenzioso con la prima ditta, il tormentato iter tecnico-amministrativo, iniziato nel 2009, durò 8 anni.  Intanto sono già trascorsi più di due anni dall’accredito del finanziamento ministeriale di 2milioni300mila euro, ottenuto dalla triade commissariale.     

Approfondimento

Il 6 marzo 2019 è una data da ricordare: dal Dipartimento del Ministero dell’Interno arriva la buona notizia dell’ammissione al finanziamento dei lavori di ristrutturazione edificio ex Ipab per la somma di 2milioni300mila euro. Il 5 agosto 2019, con delibera degli ex Commissari straordinari, viene approvato il progetto esecutivo dell’opera, redatto dall’ufficio tecnico del Comune. Appena tre giorni dopo, l’8 agosto 2020,  viene stabilito di indire la gara d’appalto da aggiudicare mediante procedura aperta, con il criterio del minor prezzo, per accelerare i tempi. Il 20 novembre 2019 la gara viene definitivamente aggiudicata (la procedura viene espletata dalla Stazione unica appaltante istituita presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche).  Vincitrice la società Rocco Appalti srl di Napoli (l’ha spuntata su 324 imprese partecipanti) per un importo complessivo di un milione 224mila237 euro, al netto del ribasso del 35,777% che ammonta a oltre  600mila euro.. Soldi che  possono essere utilizzati per ulteriori investimenti, a condizione che vengano impegnati entro 6 mesi dal collaudo. Ovviamente la variante progettuale, della quale abbiamo parlato  in un altro articolo, comporterà inevitabilmente l’impegno di una parte (ancora da quantizzare) di tale ribasso. Il 2 luglio 2020 viene sottoscritto il contratto tra il Comune e la ditta vincitrice dell’appalto. Il 23 luglio 2020 viene conferito direttamente (trattandosi di un importo inferiore ai 40mila euro è possibile attivare tale procedura, negoziando il ribasso sull’importo della prestazione) il servizio di direzione dei lavori alla società D.G.E. dell’ing. Ferdinando Di Girolamo (iscritto nell’elenco degli operatori economici di fiducia del Comune) per l’importo netto di 38mila euro (4,46% di ribasso) oltre Cpa (cassa professionale) e iva  per la somma totale di 48mila214,55 euro.  L’ing. Di Girolamo, in passato, ha redatto il anche il progetto esecutivo  dei lavori di rifacimento ex novo di parte della rete idrica e serbatoio di accumulo ed ha svolto contestualmente i compiti di direttore dei lavori e di coordinatore per la sicurezza dei lavori per una somma di 73mila114,15 euro oltre 2mila924,57 euro di cassa professionale e 16mila728,52 euro di iva. Ritornando ai lavori edificio ex Ipab, iniziano il 23 luglio 2020 e sarebbero dovuti terminare il 20 marzo 2021. Nel quadro economico sono previsti 38mila euro per l’incentivo ufficio rup (responsabile unico del procedimento) ex art. 113 D.LGS 50/2016, normato dal regolamento per la costituzione del fondo incentivi per funzioni tecniche (approvato con delibera n.73 del 28-12-2018 dell’ex Commissione straordinaria da noi, però, non trovata nella sezione Statuto e Regolamenti del sito web del Comune). Con determina del 7 agosto 2020 è stata liquidata la somma di 8mila705,28 euro all’ing. Lorenzo Tammaro, responsabile del Settore Tecnico-Manutentivo, nonché rup dell’opera pubblica. Sempre dal quadro economico si rileva che le spese tecniche ammontano a 90mila euro, mentre quelle di gara e pubblicità sono pari a 20mila euro. Con parte di questa somma sono stati liquidati 13mila 328 euro, di cui 3mila808 euro per spese strumentali, e 9mila520 euro a titolo di compenso per i commissari di gara Maria Teresa Mincione, Antonio Scarfogliero e Rosanna Roco.

 

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