Via Fleming, l’unica strada di Calvizzano rimasta senza fogne: perché il tratto non fu inserito nel progetto redatto nel 2007?

 

Via Feming, gomme e altri rifiuti in bella vista 

Di strade senza illuminazione pubblica ce ne sono ancora diverse a Calvizzano (via Di Vittorio,  zona San Pietro, via Fleming ecc.) ma di quelle sprovviste di un collettore  fognario è rimasta solo la famigerata via Fleming, la stradina (una traversa di viale della Resistenza di fronte al centro di smistamento postale) recentemente asfaltata. Eppure, a nostro avviso, si sarebbe potuto realizzare un collettore fognario. Come? Utilizzando una tranche dell’elevato ribasso di gara (oltre il 48%) derivante dai lavori  di rifacimento ex novo (finanziati con fondi europei del Parco Progetti, all’epoca così venne definito) di buona parte della rete fognaria cittadina, iniziati nel 2010, ma progettati nel 2007. Insomma, avevamo i soldi e li abbiamo ridati indietro all’Europa? Le cose sono andate diversamente? Allora saremmo ben lieti se qualche ex amministratore ce le chiarisse.

Nella proposta di Piano Urbanistico dell’ex amministrazione Salatiello in via Fleming era prevista una strada ex novo con relativi sottoservizi

Nella proposta di Piano urbanistico dell’ex amministrazione Salatiello, giunta all’ultimo step (poi è stato sciolto il Consiglio comunale e sono subentrati i Commissari straordinari), fu disegnato, a nostro avviso, un ottimo Piano di Viabilità (per amore della verità, anche nella proposta di Puc dell'ex amministrazione Granata, il Piano viabilità eccelleva). Nello strumento urbanistico era  previsto anche l’ampliamento di via Fleming (con i relativi sottoservizi: fogne, illuminazione ecc) al fine di migliorare il collegamento tra via Benedetto Croce (la strada confinante con Marano, il lato opposto è via Adda), e viale della Resistenza. Con i Commissari straordinari, nonostante i nostri suggerimenti e le osservazioni al Puc del Pd, non è stata presa in considerazione questa proposta, poiché, come ripeteva, ogni qualvolta glielo facevamo presente, l’ing. Giovanni Ulini dello staff della triade commissariale, ossia colui che si è interessato di portare a termine lo strumento urbanistico, che per tracciare un’opera pubblica nel puc, occorre prima individuare la fonte di finanziamento.   

Ora spetta ai nuovi amministratori intervenire, poiché è impensabile che in tutto il territorio una sola strada sia sprovvista di collettore fognario. 

Le due linee rosse parallele disegnate nella proposta di puc ex amministrazione Salatiello rappresentano l'ampliamento di via Fleming




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