Raccolta differenziata a Marano, peggiora di anno in anno: con l’amministrazione Perrotta si raggiunse la percentuale record del 64%. E nel 2013 dalla vendita della carta il Comune guadagnò ben 150mila euro

 Nel 2010 il Comune di Marano venne premiato da Legambiente per l’ottima fase di start up: 70 per cento nelle periferie




Negli ultimi  tre anni la raccolta differenziata a Marano è arretrata di circa quattro punti e mezzo percentuali: nel 2018 si era assestata al 40,38%, poi nel 2029 è scesa al 38,23% e al 36% nel 2020. Insomma, bisogna invertire il trend se non si vuole precipitare agli ultimi posti della classifica dei comuni non ricicloni della Campania. Risultati lusinghieri, da record, con una percentuale pari al 64%, si ebbero negli ultimi anni della consiliatura Perrotta.  Invece nel 2013, ai tempi del Commissario straordinario Tramonti, grazie all’ottimo lavoro svolto, dalla raccolta differenziata della carta, il Comune guadagnò ben 150mila euro, versati dal Consorzio Comieco e dalla società Ambiente srl e Cartiera Partenope. Rimborso che, peraltro, non era mai stato chiesto dal Comune e che fece fruttare all’ente una liquidità inattesa, grazie anche all’intervento del responsabile dell’Area Ambiente dell’epoca, Paolo D’Auria, che ne predispose la richiesta. Insomma, dopo Tramonti arrivò il tramonto, poiché si è andati a peggiorare di anno in anno. Nel piano finanziario tari 2019, per la vendita della carta furono preventivati ricavi di appena 10mila euro

 

 



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