Peppe Anatrella: “è indispensabile aprire una nuova fase organizzativa del PD calvizzanese guardando agli interessi collettivi della cittadinanza”

 Da un “vecchio” iscritto e militante del Partito democratico riceviamo e pubblichiamo




LETTERA AL DIRETTORE

Egregio Direttore,

sono un vecchio iscritto e militante del PD nelle varie forme organizzative assunte dal PCI ad oggi, La importuno per alcune considerazioni in merito al Suo articolo sul PD di Calvizzano.

1) Pur apprezzando la Sua analisi ritengo che il giudizio da Lei espresso sulla sconfitta del PD può riguardare le modalità ed i contenuti politici di chi ha gestito il Partito e quindi  a chi lo ha guidato e a chi lo ha ispirato. Infatti la mancata condivisione, il mancato coinvolgimento delle potenzialità presenti a Calvizzano, una gestione non  inclusiva e collegiale della Direzione del Partito  in sintonia con la struttura organizzativa è stata sacrificata per dare spazio  alla presenza di umori di natura personalistica fino a determinarne questa strana e originale forma di eutanasia politica. Il non partecipare alla tornata elettorale di settembre costituisce la rinuncia alla funzione per cui si esiste.

2) Il Partito in quanto tale (storie di persone che sono state impegnate nelle varie forme sociali, la politica, le associazioni, i movimenti ma sempre e comunque con connotazioni progressiste e con collocazione politica nel centro-sinistra) è presente a Calvizzano ma in forme non organizzate dal PD. In  occasione della prossima tornata elettorale ciò trova riscontro nella presenza di candidati che non hanno ritrovato accoglienza nella loro casa naturale e sono presenti in  Liste Civiche ma che  provengono o sono parte integrante del corpo del Partito Democratico. Un altro elemento che ci dirà quanta e quale è la presenza del PD a Calvizzano sarà la campagna elettorale per il voto regionale e i relativi esiti sia per la rielezione del Governatore sia i risultati raccolti dalla lista del PD.  Questi sono i dati che ci diranno se il PD, nonostante tutto , ha subito una sconfitta.

3) Oggi è indispensabile aprire una nuova fase organizzativa del Partito capace di coinvolgere ed affidare la gestione politica a donne e giovani che guardano al futuro , impegnati non solo nelle importanti questioni locali ma anche in problematiche di ampio respiro come quelle ambientali, sociali ed economiche del Paese. Questo deve essere l’impegno di chi ritiene che bisogna ripartire con un Partito Democratico che guarda agli interessi collettivi della cittadinanza. Pertanto, mi permetta  Direttore, abbiamo bisogno di questo e non del primo che passa. (Senza entrare nei meriti della persona da Lei citata)

 Con osservanza

 Giuseppe Anatrella

Caro Peppe, eliminiamo i formalismi (egregio, con osservanza…) e continuiamo a darci del tu, come abbiamo sempre fatto: tra l’altro siamo stati per 40 anni colleghi, avendo entrambi prestato servizio presso le gloriose Ferrovie dello Stato.  Condivido  in toto quello che scrivi, tranne il passaggio sul candidato sindaco della Lista Legalità Possibile, Oscar Pisani (anche se da te non viene menzionato), da sempre vicino ai Dem e pronto a tesserarsi (quindi non è il primo che passa) con il partito Democratico, l’unico strutturato da sempre sul nostro territorio ma grande assente in questa tornata elettorale, forse  per colpa di qualche maggiorente che continuerebbe ad avere potere di veto su qualche iscritto,  in virtù di qualche posto di lavoro elargito? Ricatto elettorale per favorire qualche altro candidato? Siamo nel campo delle ipotesi, ma, stando ai fatti, il sospetto è grande e forte. Continuo a pensare che un ottimo piazzamento della lista “Legalità Possibile” potrebbe rappresentare un buon inizio per affrontare il cambiamento nel Pd e, di conseguenza,  nella nostra comunità, ancora più auspicato da molti cittadini e che tarda ad arrivare. Credo che alle regionali il Pd riceverà molti consensi a Calvizzano, perché lo faranno votare diversi esponenti della lista Pisani e anche della lista Pirozzi, nella quale sono candidati recordman di consensi come Luciano Borrelli,  Pasquale Napolano, Michele D’Ambra e alcuni giovani di belle speranze, entusiasti dell’impegno politico e che potrebbero, dopo la tornata elettorale, anche aderire al Pd.

M.R.

 

Visualizzazioni della settimana