“L’appuntamento elettorale non rappresenta il momento salvifico delle condizioni di un Paese: lo si deve ritenere, però, lo strumento del primato della libertà di pensiero”

 Dall’avvocato di origini calvizzanesi Franco Sabatino (già amministratore comunale) riceviamo e pubblichiamo

 


 L'avvocato Sabatino durante i funerali dell'ex sindaco Revenaz: ci scusiamo per la qualità delle immagini 

 

Egregio Direttore,

 

sabato 22 agosto alle ore 12:00, è scaduto il termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali.

Finalmente, si vota.

Gli elettori si recheranno alle urne con paura. Stato d’animo comprensibile. E’ la priva volta che una pandemia sconosciuta ed incontrollabile, si interpone tra il desiderio di esprimere liberamente una volontà (il voto) e la difesa (legittima) di salvaguardare la propria vita.

Ancora oggi, molti commentatori politici avanzano la preoccupazione di un rinvio della tornata elettorale, se il COVID-19 dovesse ritornare prepotentemente ad aggredire la nostra popolazione.

Speriamo di no!

Alcune realtà territoriali hanno il diritto di andare al voto. Per vari motivi. Non solo politici. L’appuntamento elettorale non rappresenta il momento salvifico delle condizioni di un Paese. Lo si deve ritenere, però, lo strumento del primato della libertà di pensiero. La sola che possiede in sé i grandi principi di democrazia e cambiamento.

Bisogna prendere atto che la politica ha cambiato  volto e linguaggio. E’ stato  smarrito il senso della “parola”. Il peso che questo termine ha avuto nei rapporti umani ed interpersonali. Il male che può generare in alcune realtà più deboli. Ognuno si sente possessore di qualcosa. Questo senso del possedere viene esercitato come privilegio. Lo si impone e, risultato più grave, nessuno si ritiene responsabile delle “parole” dette.

Negli ultimi tempi molte voci, per l’autorevolezza morale e civile dei ruoli rivestiti, sono intervenute con messaggi chiari e diretti. Hanno coinvolto cattolici e laici, mondo della cultura, rappresentanze sindacali, datori di lavoro e lavoratori, politici. Hanno spiegato al potere come si governa la povertà, la disoccupazione, il disagio giovanile, la solitudine degli anziani abbandonati dagli affetti e dalle istituzioni. Un pensiero particolare è stato rivolto al futuro. E come intervenire apportando  i rimedi opportuni.

Le provvidenze (denaro) a pioggia non hanno domani. Non sono strutturali. Non creano niente. E’ carta che vola sulle teste dei giovani e non si ferma a creare nulla di nuovo.   

Servono solo reali e severi piani di investimento. Con deciso isolamento delle infiltrazioni parassitarie.

Strutturare il futuro.

Siamo in piena campagna elettorale. Sul punto, ho fatto un sogno (bellissimo ed indimenticabile messaggio del leader Martin Luther King).

Ogni lista dovrebbe sottoporre al corpo elettorale il proprio programma di governo. Pochi punti, precisi. E su questi temi, in un pubblico dibattito, dovrebbero confrontarsi i candidati.  Ognuno per la materia di propria competenza. Con la partecipazione del cittadino, unico e solo dominus del voto. Questo sogno (se avverato), darebbe dignità morale al candidato; credibilità alla politica; maggiore cognizione amministrativa al votante; controllo diretto dell’elettore sugli impegni assunti; verifica delle responsabilità singole e collegiali dell’attività di governo del paese.

Sig. Direttore, correttamente, a liste presentate, ho ritenuto sottoporre alla Sua attenzione ed a quella dei suoi numerosi lettori una questione, relativamente politica, ma di grande spessore morale: “la composizione delle liste elettorali”.

Il dr. Marco Valentini, Prefetto di Napoli, nell’intervista concessa a Repubblica, mercoledì 15 luglio, alla domanda del giornalista, ha così risposto (testuale):

”abbiamo sei Comuni sciolti per mafia, altri sciolti ordinariamente. La parte buona della società, la classe dirigente deve farsi carico di gestire il territorio dove vive, senza rassegnarsi a questa situazione. Serve uno sforzo di tutti  i componenti della parte migliore della società in comuni della provincia, soprattutto a Nord di Napoli e verso Caserta, che non sono piccoli centri, ma enti che gestiscono finanziamenti  importanti. A breve ci saranno le elezioni, comunali e regionali, e spero che si parta dal fare liste pulite per garantire che chi si presenta alle elezioni lo faccia con l’intento di lavorare per il bene del luogo dove vive”.

 

Grazie per l’ospitalità, cordialmente

Franco Sabatino

 

 

Avv. Franco Sabatino


e-mail: fransabatino@libero.it

 

Egregio avvocato Franco Sabatino, ancora una volta sono io a ringraziarla pubblicamente per aver contribuito a impreziosire con la sua lucida analisi i contenuti del blog che dirigo.

Abbiamo sei Comuni sciolti per mafia – lei scrive – (tra cui Calvizzano, sottolineo), altri sciolti ordinariamente. La parte buona della società, la classe dirigente deve farsi carico di gestire il territorio dove vive, senza rassegnarsi a questa situazione. Serve uno sforzo di tutti  i componenti della parte migliore della società in comuni della provincia…”.

Un passaggio da incorniciare, a mio avviso, anche se ho la sensazione, conoscendo bene il territorio, in quanto lo descrivo da trent’anni, che molti cittadini calvizzanesi ancora non si sono resi conto che una certa classe politico-amministrativa, arrogante e impreparata, ha fallito, disattendendo le istanze  di numerosissimi cittadini, pertanto va “spazzata” via.  

Mi.Ro.  


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