Calvizzano. 29 ottobre 2012, 11 consiglieri mandarono a casa un sindaco perbene: da allora Granata ha chiuso con la politica, qualche suo strenuo oppositore invece è ancora in campo

Una brutta pagina di politica locale. Il video


Il sindaco Granata fu mandato a casa prima del termine della consiliatura. 11 consiglieri, il 29 ottobre 2012,  presentarono le loro dimissioni contestuali nelle mani del segretario comunale. L’atto di sfiducia si consumò in appena 10 minuti: gli 11 oppositori dell’ex sindaco entrarono verso le 12 e 20 nella stanza del segretario e uscirono intorno alle 12 e 30, soddisfatti e sorridenti. I nomi dei dimissionari: Giuseppe Salatiello (deceduto), Antonio Mauriello (dopo aver annunciato per primo, già qualche anno fa, la sua candidatura a sindaco alle ammnistrative di settembre, ha rinunciato); Giuseppe Scimia (continua a fare il medico a Calvizzano, neanche lui si candiderà); Antonio Di Rosa (ex vicesindaco è incandidabile per le vicissitudini dello scioglimento del Consiglio comunale); Cristofaro Agliata (deceduto); Franco Cavallo (si candidò alle ultime amministrative nella lista Pirozzi, ma non venne eletto); Michele D’Ambra (eletto alle ultime amministrative nella lista Pirozzi, da consigliere di opposizione è sempre stato con un piede in maggioranza); Antonio Sequino (lasciò il testimone a suo figlio Biagio, leghista, consigliere di opposizione nella passata consiliatura: alle prossime amministrative è candidato l'altro figlio, Giuseppe, nella lista Santopaolo); Giacomo Pirozzi (consigliere di opposizione nella passata consiliatura, si possono contare sulle dita di una mano le volte che si è presentato in aula: è candidato sindaco alle amministrative del 20-21 settembre); Ivano Migliaccio (candidato alle passate amministrative con Pirozzi, non venne eletto: è il braccio destro di Pirozzi);  Ugo Di Marino (si ricandidò con Pirozzi senza essere eletto, ha chiuso definitivamente con la politica calvizzanese).  

 

 

 


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