Il
commento della signora Cinzia Visconti su facebook all’articolo sulla singolare vicenda di
Pasquale Cappuccio detto “O’ Pesce”
“Grazie Signor
Rosiello, lei ha uno sguardo rispettoso verso il passato riuscendo a riportarlo
nel presente al quale guarda con critica garbata, educata pur raccontando le
brutture che oggi viviamo. Mi ha riportato ad un bel ricordo d’infanzia, le
storie raccontate in famiglia a tavola o nelle sere invernali davanti al camino
a noi che eravamo piccini, oggi non si racconta più è troppo poco si parla tra
componenti familiari. Quanto abbiamo perso come società e come paese, Marano
era bellissima, di quella bellezza non ne è rimasto nulla, tutto è divenuto uno
scempio!”
Grazie a lei signora Cinzia
per i complimenti che sono sempre bene accetti, in particolar modo in questo
momento di decadenza del giornalismo locale, dove la cronaca nera la fa da
padrona. Ormai le storie non si raccontano più: sono diventate una sorta di
participio passato, qualcosa
che c’è stato e che adesso non c’è più. Tra
“IdeaCittà e “L’attesa” abbiamo scritto una pagina di storia dell’informazione
maranese durata circa trent’anni, criticando ed elogiando laddove ce n’era
bisogno; dando spazio a inchieste e reportage, ormai scomparse nell’epoca delle cinque righe. Sono
d’accordo con lei: Marano ha toccato il fondo.
Mi.Ro.