Se i carabinieri andranno via da Calvizzano la colpa va ascritta agli ex amministratori: in quattro anni e mezzo di consiliatura non sono riusciti a "costruire” la Caserma
Avevano
il tempo e il luogo per poterla realizzare e pure i soldi, ma li hanno sprecati. E ora molti degli ex amministratori
hanno anche il coraggio di ricandidarsi alle
prossime amministrative? In un paese normale una cosa del genere non accadrebbe.
E questo è solo uno dei tanti impegni non mantenuti
“In via Aldo Moro
costruiamo la Caserma dei Carabinieri” è scritto al punto 10 dei 16
impegni del programma elettorale dell’ex amministrazione che ha governato la
città fino allo scioglimento comunale. Ebbene in quattro anni e mezzo non sono
riusciti neanche a produrre un atto di indirizzo e ora c’è il concreto rischio
che i carabinieri, che dal 14 dicembre 2006 alloggiano nei locali di un parco
di via Aldo Moro, vadano via definitivamente da Calvizzano.
“E’ finito il
momento di temporeggiare – è scritto a pag. 12 del programma elettorale
della lista Salatiello per Calvizzano -, ora ci vogliono provvedimenti
forti, che colpiscano al cuore il problema. Siamo sempre più consapevoli del
grande lavoro, che le Forze dell’Ordine e i Carabinieri, in particolare, già
oggi svolgono nel nostro paese.
La
costruzione della Caserma dei Carabinieri comporterà un notevole aumento non
solo della percezione ma della effettiva e concreta sicurezza dei cittadini.
Abbiamo individuato la zona per la costruzione della Caserma dei Carabinieri.
Cambieremo la destinazione urbanistica del terreno di proprietà comunale
ubicato in via Aldo Moro (accanto al parcheggio costato circa 100mila euro e
mai utilizzato, ndr) in “Zona Servizi Urbani-Caserma Carabinieri”.
Autorizzeremo
la cessione gratuita in favore del Demanio Civile dello Stato, del suolo, per
la costruzione della Caserma dei Carabinieri”.
Adesso sicuramente verrà
fuori il solito moralista che scriverà su qualche profilo social, “non parliamo
di chi non c’è più”. No, noi parliamo di quelli che ci sono ed hanno svolto sia
il ruolo di consiglieri di maggioranza che di assessori, senza preoccuparsi
minimamente che Calvizzano aveva bisogno di una Caserma dei Carabinieri, perché
se ne parla da anni e perché stava scritto nel loro programma elettorale con il
quale si sono presentati a casa dei cittadini. Anche gli oppositori, quelli che
hanno messo piede raramente nell’aula consiliare e quelli che hanno avuto il coraggio di restare
a combattere, hanno in minima parte le loro colpe. Nel frattempo, a distanza di
un anno dallo “sfratto”, avvenuto solo sulla carta, non sono
stati ancora individuati i nuovi locali, perciò Calvizzano rischia di
perdere i Carabinieri dopo aver fatto tanto per farli ritornare
nel 2006.