In memoria di don Francesco Impagliazzo, un prete povero che morì per i poveri: in 50 anni di attività nella frazione maranese di Torre Caracciolo, il parroco era considerato un padre per tutti



All’alba di martedì 18 agosto del 1992 don Francesco Impagliazzo cessava di vivere in questo mondo per trasferirsi nel regno dei cieli. Don Francesco, parroco di Santa Maria ad Montes in Torre Caracciolo a Marano, era nato a Forio d’Ischia nel 1910. Ordinato sacerdote nel 1936, divenuto esperto in scienze matematiche, si era dedicato all’insegnamento nel Liceo vescovile e nel Seminario di Pozzuoli. Era diventato cappellano di Santa Maria ad Montes nel ’44 e non si era più allontanato da Marano, o meglio da Torre Caracciolo, quella piccola contrada per la quale,negli anni ’50, si prodigò con tutte le sue forze.
La sera del 18 agosto, con il cuore in gola, guardavo con tanta tristezza la strumentazione del reparto di rianimazione dell’ospedale Monaldi che non dava più segni di vita per il parroco tanto amato. In realtà ero convinto che il Cristo Celeste, er lì a prendere per mano il suo servo fedele. Don Francesco ha risposto alle preghiere del rito per l’Unzione dei malati con serenità e partecipazione. Ha messo il Crocifisso sotto la guancia sinistra, si è segnato tre volte con il segno della Croce e, come per dormire, si è girato su un lato e poi più nulla.
La Comunità parrocchiale, tutta la gente di Torre Caracciolo, insieme con le suore e i padri vocazionisti, hanno vissuto intorno al parroco, anche da morto, tre giorni di intensa preghiera e di commozione. Gli volevamo bene, ma veramente tanto!.
In cinquant’anni di attiva presenza a Torre Caracciolo, il parroco  era considerato un padre anche nella sua accezione terrena. Sempre presente, sempre pronto ad accogliere, istruire, richiamare, mettere pace; sempre attento a che tutti vivessero una buona vita cristiana. Puntuale più di ogni altro accanto alle famiglie in emergenza. Premuroso e scrupoloso con i malati e gli anziani.
Conserveremo nel cuore e il ricordo del Parroco, ma ci metteremo al lavoro con il nuovo Parroco con più forza e impegno di prima; con lo spirito di don Impagliazzo, spirito di povertà, di sudore e fatica, di tenacia e pazienza.

Articolo scritto per il periodico maranese ideaCittà da Natale Mele      

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