TRASPORTO PUBBLICO LOCALE , ENNESIMO APPELLO AI SINDACI DELL'AREA NORD



Stamane un nuovo schiaffo ai cittadini con la sospensione della metropolitana. Ennesimo guasto. Le condizioni per migliaia di lavoratori e studenti del trasporto pubblico locale erano già precarie prima . Troppo spesso i cittadini delle periferie hanno subito il taglio lineare di linee e sospensioni di corse. Le condizioni della metropolitana già non erano facili prima. In molte città non si attende più di 3/ 4 minuti alla metropolitana si può arrivare ad attendere anche 14 minuti e questo rende le condizioni di viaggio non dignitose. Cittadini stipati come sardine senza neanche un minimo di climatizzazione per il ricircolo dell'aria. Condizioni non degne di un paese civile. A queste già non rosee condizioni ma che comunque consentivano ai cittadini di recarsi sul proprio luogo di lavoro o studio si aggiungono le condizioni nefaste di questi ultimi mesi le cui conseguenze più drammatiche ricadono sui cittadini delle periferie dove gli autobus scarseggiano profondamente. Oltre ad assistere negli anni , con i vari governi a tagli del fondo nazionale del trasporto pubblico locale abbiamo assistito alla mancanza di una vera politica regionale e metropolitana sul trasporto pubblico locale che incide nella carne viva delle persone quotidianamente. Cosa aspettano i Sindaci dell'area Nord a convocare immediatamente un tavolo in città metropolitana , come ci riuscimmo in quel 10 maggio 2017 ( e poi i Sindaci sono spariti) presso la Sala Borsellino di città metropolitana insieme al Sindaco di Napoli e ai vertici delle aziende di mobilità.? Cosa aspettano i Sindaci e gli assessori al trasporto ad affrontare la grande vertenza del trasporto pubblico locale. Cosa aspettano a programmare insieme le proposte ai sensi della legge Burlando per il prossimo bando di gara per la nostra area ( lotto 4). Cosa aspettano a capire le ragioni vere di queste continue interruzioni Escano dal letargo una volta per tutte . Per i cittadini che escono di casa per recarsi sul luogo di lavoro non può essere un terno al lotto. E’ inaccettabile.

Stefania Fanelli, consigliere comunale

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