Don Peppino Cerullo (parroco di Calvizzano 1975-1994) , uomo di profonda spiritualità e di cuore aperto



A don Peppino Cerullo gli è stato dedicato il Chiostro-Giardino della Chiesa San Giacomo, la villetta di via Sandro Pertini e sulla carta (poiché non è andata in vigore la nuova toponomastica), una piccola traversa di via Galiero

Nacque a Calvizzano il 10 maggio 1926 da Pasquale e Luisa D’Errico. Compiuti gli studi umanistici presso la benemerita “Scuola Apostolica” diretta dal compianto e venerando Mons. Giacchino Brandi, passò al Seminario Maggiore di Capodimonte, dove completò gli studi filosofici e teologici. Ordinato sacerdote il 2-4-1949, incoraggiato dal parroco Antonio Di Sabato, subito si dedicò alla formazione dei giovani dell’Azione Cattolica, fedele collaboratore del suo caro parroco. Il 12 ottobre 1966 divenne parroco della Chiesa di Cristo Re, al rione Berlingieri di Secondigliano, la quale versava in squallide condizioni. Non si spaventò di affrontare duri sacrifici, pur di farla essere al più presto funzionante. Il cardinale Corrado Ursi lo trasferì, nel 1975, nella parrocchia di Calvizzano, dove cominciò a realizzare un vasto programma di servizio pastorale, specialmente catechistico. Alle attività socio-religiose-culturali, unì quella costruttiva: ristrutturazione della Casa canonica, costruzione della grande Sala attigua alla Chiesa, restauro e pitturazione del bel campanile e della maestosa cupola, la quale da due secoli aveva bisogno di essere ricoperta di un manto protettivo. Perenne rimarrà il ricordo “della sua grande sensibilità e interesse per i problemi dell’archivio parrocchiale, contribuendo alla buona conservazione dei documenti”.
Morì il 5 febbraio 1994

Ecco come lo ricordarono il giorno del suo funerale

L’ex sindaco Salatiello (deceduto il 26 luglio 2017): (…) “Caro Parroco, ti giuro che i tuoi sacrifici non sono andati a vuoto…Non ci mancheranno la tua morale, l’amore, l carità, la giustizia, i sentimenti che tu hai scolpito nei nostri cuori. E’ per questo che io non ti dico “addio”. Noi tutti Ti diciamo “ciao”, ciao, perché la tua idea resta, la tua idea energica, forte e leale. Resta e resterà sempre in mezzo a noi, nei nostri cuori, a guidarci, a confortarci e a perdonarci”.

Suo Luciana delle Catechiste: “persona aperta, disponibile, pronta ed entusiasta ad accogliere tutte le iniziative, con cura e con passione per realizzare bene la catechesi per l’iniziazione cristiana e per le celebrazioni liturgiche”.

Le Discepole di Gesù Eucaristico: “sempre disponibile all’altro, dimentico di sé, si è donato per il bene altrui. Il suo Sacerdozio è stato: donazione-servizio”.

Prof. Luigi Trinchillo : “…Aveva il raro dono di scoprire il carisma di ciascuno e, una volta individuato, da buon Pastore, non si dava pace finché non l’aveva messo al servizio del bene della Comunità”.

Silvestri e Ferrillo, responsabili A.C.; Brescia del gruppo famiglia: “l’insegnamento spiccato datoci dal Parroco è essere nella vita sempre chiari e trasparenti”.
  


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