Calvizzano, verso le amministrative: “Reset” orientato ad allearsi con Pirozzi

Da sinistra: Gaetano Trinchillo, Josi Ranucci, Giacomo Pirozzi. Foto scattata al bar Elite di Villaricca. Di fronte al loro tavolo c'erano quelli di Calvizzano 2.0.: gli ex consiglieri comunali Antonio Di Rosa, Giuseppe Santopaolo, Vincenzo Trinchillo, l'avvocato Fabio Felaco (già candidato con la lista Granata), Giuseppe Sequino della Lega, un imprenditore e tre donne tra cui la figlia di un ex consigliere comunale. Hanno preferito non essere fotografati    

Dopo aver rotto definitivamente l’alleanza con Calvizzano 2.0, i giovani del movimento Politico “Reset” pare siano orientati ad allearsi con il gruppo del  candidato sindaco Giacomo Pirozzi. Ci sarebbe un preaccordo, ancora però da limare, poiché i “resettini” reclamerebbero cinque candidati in lista, mentre Pirozzi sarebbe disposto a concedergliene  tre. Sull’altro fronte, invece, si starebbe concretizzando l’alleanza, da noi già ipotizzata, tra il gruppo  Calvizzano 2.0, composto dagli ex consiglieri comunali ed ex assessori Vincenzo Trinchillo, Giuseppe Santopaolo e da Giuseppe Sequino, fratello del più noto Biagio, il leghista che alle politiche di marzo 2018 ha sfiorato l’elezione alla Camera e che da un po’ di tempo a questa parte si vede più  a Bruxelles che a Calvizzano,  e Antonio Mauriello (ex presidente del Consiglio comunale, oggi sempre più deciso a candidarsi a sindaco), il politico che  invoca la svolta per Calvizzano con  la neonata associazione socio-politico-culturale “Insieme per la svolta”. Cosa faranno il Pd e i 5 Stelle? Costituiranno un terzo polo con una candidato sindaco probabilmente donna come si vocifera (sarebbe la vera novità)? Andranno a rafforzare Pirozzi? Affronteranno la tornata amministrativa da spettatori? Di tempo ce n’è ancora tanto per decidere, ma bisogna perlomeno avere le idee chiare, altrimenti non si va da nessuna parte, in particolar modo  in un territorio come Calvizzano dove il nepotismo la fa ancora da padrone e la maggior parte dei voti, al di là del fatto che il Consiglio comunale sia stato sciolto per infiltrazioni malavitose, sono già congelati e  appannaggio di chi continua ad essere espressione dei perversi meccanismi clientelari.    


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