Da sinistra: Antonio Furiano, Fabio Izzo, Mario Simeoli |
Ieri la conferenza stampa di presentazione del
cartellone professionistico e della quinta rassegna teatrale FITA “Il Giullare
d’Oro”. Il maestro Mario Simeoli, uno dei tre gestori della sala di via
Tagliamento: “Il
teatro genera bellezza, riafferma quei valori sociali e ideali di cui non vogliamo, né possiamo
fare a meno”
Si è svolta ieri sera, 29 settembre, la conferenza
stampa di presentazione della stagione teatrale 2019-2020. Anche
quest’anno, i tre gestori della sala di via Tagliamento Antonio Furiano (attore
e regista teatrale), Fabio Izzo (attore-cantante) e il maestro Mario Simeoli
(musicista, direttore d’orchestra e discografico) hanno allestito un cartellone
teatrale di gran rispetto e ricco di novità. E’ stata presentata anche la quinta
edizione del “Giullare d’oro”, la rassegna teatrale dedicata al teatro
amatoriale, alla quale gareggiano 10 compagnie dilettantistiche (anche se il
confine, come ha sottolineato il noto attore Salvatore Misticone, tra teatro
amatoriale e professionistico, spesso è molto sottile), le quali si
contenderanno i tanti premi in palio: migliore scenografia, migliori
costumi, , migliore attore/ attrice non protagonista,
migliore caratterista maschile/femminile, migliore attore/attrice protagonista,
migliore regia, migliore under 14, migliore over 65, premio critica giuria
e migliore compagnia. Il cartellone amatoriale è stato allestito in
collaborazione con la F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatoriale), rappresentata autorevolmente dal presidente della sezione napoletana,
Francesco Bianco, tra l’altro bravissimo attore e autore di testi teatrali. Per
quanto concerne il cartellone professionistico, si comincia domenica 10
novembre, ore 18.30, con Eddy Napoli e la sua orchestra “Luna Rossa Ensamble”,
composta da 13 elementi: nello spettacolo in due tempi saranno protagonisti i
brani più belli e importanti della canzone classica napoletana dall’800 a oggi,
tra cui la famosa “Luna Rossa”, scritta dal poeta Vincenzo De Crescenzo,
buonanima, padre di Eddy. Insomma, un ottimo cartellone con rappresentazioni da
non perdere (ancora disponibili pochissimi posti). E come ogni anno, previsti
altri spettacoli fuori abbonamento, tra cui quello nuovo del cantante-attore e
showman Genny Avolio che ritorna a calcare le scene dell’Alfieri, dopo il
successo dell’anno scorso con “Signori, che Napoli abbia inizio”: non
mancheranno altre sorprese, tra cui il
ritorno di Pietro Napolano ex Pquadro, cantante affermato di livello nazionale.
I gestori del teatro, come ha sottolineato il
presidente dell’associazione dei Nuovi Giullari, Fabio Izzo, continuano a fare
grossi sforzi per la crescita sia del teatro che della cultura in generale.
Antonio Furiano, che, come al solito, ha
condotto in modo impeccabile la serata, ha ancora una volta ha rimarcato il
motto “Il teatro è di chi lo ama”, “e questo – ha aggiunto - è
il leitmotiv della nostra stagione sia
professionistica che amatoriale, il senso che pervade tutti coloro che fanno
parte di questa grande compagnia e si alternano sulle nostre tavole” .
Il maestro Mario Simeoli, poi, ha sfornato qualche
cifra sulla passata stagione teatrale: ”nei 235 giorni di programmazione
– ha detto il noto musicista – da fine ottobre 2018 a luglio 2019, le aperture di sipario sono state
250, per almeno 20mila spettatori di ogni età e provenienza. La stagione si è chiusa
in perfetto equilibrio fra costi e ricavi, consentendo anche nuovi e modesti
investimenti sulla sicurezza e sul rinnovamento delle attrezzature tecniche e
di palcoscenico. Il Comune ci ha riconfermato come uno dei più importanti punti
di “Interesse Culturale” di Marano e dintorni per qualità artistica”
Simeoli, però, non ha nascosto anche un po’ di amarezza:
“ a fronte di un maggiore sacrificio economico e di un impegno moltiplicato
in termini di produzione e ospitalità – ha continuato – siamo comunque poco
sostenuti dalla comunità maranese, alla quale diamo tanto. Noi, comunque, - ha
concluso – non demordiamo e sappiamo che sarà, come sempre, la qualità delle
proposte a essere premiata con un aumento di pubblico e abbonati. Il teatro
genera bellezza, riafferma quei valori sociali
e ideali di cui non vogliamo, né possiamo fare a meno”.
Salvatore Misticone: “ qualcuno un giorno poi mi
spiegherà dove sta la differenza tra professionisti e amatoriali”
Fabio Izzo
Antonio Furiano
I due cartelloni