Roghi tossici, la consigliera di minoranza al Comune di Marano Fanelli: “Il piano regionale e il ciclo dei rifiuti sono stati un fallimento e i sindaci, a partire da quello della mia città, continuano a ignorare il mio appello ”



Da Stefania Fanelli, che ha partecipato alla seduta di audizione Commissione regionale “Terra dei Fuochi”, Bonifiche, Ecomafie, riceviamo  e pubblichiamo

Lunedi 23 settembre alle ore 10 presso il Consiglio Regionale della
Campania, ho partecipato, in virtù dell’esposto che ho sottoscritto e
firmato in Piazza ad Aversa con l’avvocato Luigi Benigno
dell’associazione Tutele per i Consumatori alla seduta di audizione ,
richiesta dalla stessa associazione e convocata dal Presidente della
commissione speciale sulle ecomafie e sulla terra dei fuochi per
riferire in merito al PIANO DELLE AZIONI PER IL CONTRASTO AL FENOMENO
DELL’ABBANDONO DI RIFIUTI E DEI ROGHI DOLOSI IN CAMPANIA – 2017/2018.
(Delibera della Giunta Regionale n. 548 del 10/10/2016). Lo stesso
esposto è stato inoltrato anche a tutti I Sindaci , compreso Rodolfo
Visconti , che continua a non rispondere alla lettera/ appello che ho
inviato a lui ed altri Sindaci dell’area a Nord di Napoli.ù
All’audizione, presieduta dall’On G. Zinzi, Presidente della III
Commissione speciale, hanno partecipato la segretaria Maria Muscarà e
il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli; l’incaricato per il
contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania,
Gerlando Iorio; il coordinatore Unità Roghi presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, Fabrizio Curcio; i delegati Arpac Mario Claudio
e Roberto Bardari; il delegato di Legambiente Antonio Gallozzi e
l’Associazione Centro Tutele Consumatori ed Imprese, ed il comitato
Basta di Aversa . L’audizione ha messo in luce carenze e ritardi
insostenibili da parte del governo nazionale, e dei governi precedenti,
confermando l’inconsistenza dell’ultimo Patto per la Terra dei Fuochi
siglato in Prefettura a Caserta, nonostante gli annunci ed i proclami
sugli organi di stampa e sui social anche da parte del Ministro Costa-
Il Vice Prefetto, Dott. Gerlando Iorio e l’ing. Fabrizio Curcio,
coordinatore Unità Roghi presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri hanno ripercorso un po’ le tappe ed anche una serie di lacune che
ancora persistono e che non consentono di debellare un fenomeno che non puo’
essere letto come una fase emergenziale ma come un problema strutturale.
In data 23 marzo 2012, il 17 ottobre 2012 e il l’11 luglio 2013
venivano sottoscritti Protocolli d’intesa volti all’attività di
prevenzione, controllo e rimozione dei rifiuti lungo le strade, nonché
di prevenzione e repressione dello smaltimento illegale e dell’incendio
di rifiuti sui territori maggiormente interessati da detti fenomeni;
l’aspetto che appare piu’ evidente è che in quei protocolli manca il
coinvolgimento a pieno titolo dei Comuni, per tale motivo l’ing. Curcio
ne sta chiedendo la modifica, affinché vengano coinvolti gli enti
locali, sottolineando il mancato coordinamento dei Sindaci.
Si è sottolineato il fallimento del piano del ciclo dei rifiuti, la
crisi della frazione organica che ha investito la Campania, e quindi ha
interessato moltissimi comuni ne è la prova, giacché come evidenziato
dal Vice Prefetto Iorio, sono in aumento di circa il 26% la combustione
quindi i roghi per mano illecita dei rifiuti domestici, mentre negli
anni precedenti i roghi interessavano maggiormente i siti di stoccaggio
e gli impianti di trattamento dei rifiuti ( fenomeno nazionale e non
solo Campano) nonché gli scarti dei rifiuti industriali e delle
attività
produttive sia esse quelle totalmente illecite, sia quelle legali ma
che
smaltivano in modo illecito i rifiuti . Hanno evidenziato infatti i
relatori, che a seguito delle attività di indagini, che nel gennaio /
luglio 2017 sono state sequestrate circa il 60% delle attività
industriali illecite a fronte dello stesso semestre del 2019 con il 44%
di attività sequestrate e circa il 40% dei soggetti arrestati.
Quei protocolli d’intesa sono stati in parte eseguiti ma tanta strada
occorre ancora da fare.
Pur avendo sottoscritto successivamente dei protocolli di
collaborazione nel novembre 2018 tra la polizia metropolitana di Napoli
con quelle della provincia di Caserta, nonché un ulteriore protocollo
tra la P.M. di Calvizzano ed altri 4 comuni vicini, tra cui Marano non
sembra che siano stati forniti strumenti reali ai territori. Mentre,
infatti l’accordo prevedeva che si uscisse in attività di prevenzione e
controllo 2/ 3 volte la settimana in realtà la polizia ambientale esce
sul territorio per questa attività una volta al mese, cosi’ come mi fu
confermato dal nucleo di polizia ambientale di Marano. Il coordinamento
delle polizie locali può certamente essere utile ma non basta. Non
basta assolutamente e quanto hanno dovuto subire i cittadini in queste ultime
settimane ne è la prova evidente. Bisogna fare i conti con l’esigenza
di una elevata specializzazione in materia nonché con gli organici del
tutto insufficienti-. Il presidio del territorio è uno strumento
efficace laddove sia eseguito con una precisa strategia.
Tanti i punti salienti ulteriormente affrontati quello relativo alle
indagini epidemiologiche sui territori su cui è stata messa messa una
pietra tombale in danno della salute dei cittadini, evidenziando quanto
i medici della rete di base debbano assolutamente confrontarsi con la
filiera nazionale del Ministero della Salute-
Si evidenziato la necessità di implementare gli strumenti anche per i
Comuni in regime di dissesto a partire da maggiori risorse per la
rimozione dei rifiuti abbandonati , spesso proprie nelle zone di
confine tra Comuni, altro aspetto che si è sottolineato durante l’audizione lo
scaricabarile delle competenze nelle zone di confine.
Più volte si è evidenziata la lungaggine della burocrazia come ad
esempio i notevoli ritardi nei progetti relativi alla
videosorveglianza, e di quanto occorre semplificare i processi per l’acquisizione di
fondi.
A tal proposito ricordo che a breve dovrebbe essere avviato il bando di
gara per l’installazione delle telecamere , visto tutti gli atti
propedeutici già predisposti dagli uffci.
Alla fine dell’audizione ci si è lasciati con l’impegno da parte del
Presidente della Commissione, a cui ho inviato l’appello che ho
inoltrato ai Sindaci dell’area Nord, e dell’ing. Iorio della Presidenza
del Consiglio di Ministri di convocare tutti i Sindaci dell’area
metropolitana di Napoli e Sud di Caserta per una nuova seduta, per
stabilire le azioni di intervento concrete sui territori-
Le proposte concrete che proveremo a portare nella prossima audizione,
visto che i Sindaci a partire da quello della mia città continuano ad
essere sordi rispetto all’appello che ho formalmente inoltrato ad
ognuno di loro.
Una pietra tombale sui territori che i comitati ambientalisti e gli
attivisti di STOP BIOCIDIO denunciano da anni , a quelle voci tutte le
istituzioni sono chiamate a dare voce e risposte. Le mobilitazioni di
questi anni e di queste ultime settimane non possono restare
inascoltate.
• Continua azione di controllo PREVENTIVO SU TUTTI I SITI DI STOCCAGGIO
E DI RACCOLTA RIFIUTI LE AREE VERDI AGRICOLE ABBANDONATE
• OSSERVATORIO PER LE AZIENDE PRODUTTIVE ED INDUSTRIALI CHE LAVORANO
NEL SOMMERSO
• IL MERCATO DEI RIFIUTI SPECIALI, CHE NON HA UNA FILIERA PUBBLICA E’
SEMPRE PIU’ FIORENTE, BISOGNA IMMEDIATAMENTE COSTRUIRE UNA FILIERA
PUBBLICA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI
• SOSTEGNO CONCRETO AI PIANI COMUNALI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
OCCORRE INOLTRE UNA MAPPA DETTAGLIATA DELLE AREE INCENDIATE SU AREE
URBANE STRADE E CAMPAGNE ABBANDONATE IN MODO DA POTER INDIVIDUARE ANCHE
LE CONSEGUENZE CAUSATE DAI ROGHI INCOMBENTI SU AREE ABITATE
Occorre immediatamente ripartire da un ciclo virtuoso dei Rifiuti, che
realizzi quell’economia circolare basata sulla filiera del riciclo ,
del
riutilizzo e del rifiuto ed è per questo che chiedo con forza
all’amministrazione Comunale che venga dato seguito alla delibera di
consiglio Comunale n. 105/ 2010 ( di cui fui la proponente nella seduta
di consiglio comunale del 29/11/2010) che pone in essere politiche di
indirizzo verso rifiuti zero.
Stefania Fanelli, consigliera Comunale – Marano di Napoli
 


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