Il fondamento dei
motivi di scioglimento del Consiglio comunale di Calvizzano è stato confermato
nelle attività portate a compimento dalla triade commissariale, presieduta dal Vice Prefetto, dottor Luca Rotondi. Un lavoro incessante quello
effettuato in questo periodo, connotato soprattutto dall'ottima interazione tra
i Commissari e i Sovraordinati che hanno fornito chiare direttive ad alcuni
settori dell'ente ed accertando molte inefficienze dell'apparato burocratico,
nonché “forme di ingerenza da parte
della criminalità organizzata che comprometterebbero il buon andamento dell’azione
amministrativa”. Si menzionerebbero nella relazione l'aggancio di 11 strade all'illuminazione pubblica, il furto di energia in alcune zone, l'interdittiva antimafia per una nota
azienda locale, l'accertata e dilagante evasione fiscale sul territorio e
quant'altro emerso. È su tali basi che il Consiglio dei Ministri ha vagliato
gli atti della Prefettura partenopea, avallando la richiesta di proroga della gestione commissariale per altri sei mesi.