Marano, sversamento liquami nell’alveo Fossa del Carmine: una pratica illecita che va avanti da tanti anni. Come mai in passato nessuno è intervenuto per porre fine allo scempio?

Profondità attuale in alcuni tratti del Vallone Fossa del Carmine: si nota la scia di liquami
Finora sono stati stanati circa 200 inquinatori dell'Alveo Fossa del Carmine (il vallone naturale che qualcuno continua a confonderlo con l'Alveo Camaldoli), la maggior parte residenti tra via Corree di Sotto e la zona tra via Adda e via Giordano Bruno (al confine con Calvizzano), come ci è stato riferito dal dirigente dell’Ufficio tecnico, ing. Pasquale Di Pace. Ma si presuppone che siano ancora tanti gli scarichi fognari abusivi che inquinano il canalone le cui sponde insistono rispettivamente nei Comuni di Marano e Calvizzano, mentre nell'ultimo tratto abbraccia anche i territori di Qualiano e Villaricca: i controlli urbanistici e ambientali continueranno in questi giorni a tutto spiano. Intanto, sono già state comminate diverse sanzioni e, contestualmente, sono partite le diffide a dotarsi ad horas delle apposite infrastrutture, cioè le vasche a tenuta stagna, da espurgare periodicamente. E’ vero che tutto è partito dalla denuncia di un cittadino che abita nei pressi del canalone naturale, sporta ai Carabinieri di Qualiano, ma bisogna dare atto all’amministrazione Visconti e ai tecnici del Comune di Marano di essersi mossi celermente, a differenza di quanto accaduto nel passato, quando, nonostante i nostri articoli, le nostre foto e i nostri filmati denuncia, nessuno è mai intervenuto per fermare lo scempio.

Scarico acque reflue domestiche senza autorizzazione: sanzioni
Le persone che effettuano lo scarico di acque reflue domestiche senza autorizzazione vanno incontro a sanzioni salate: il limite minimo è di 6 mila euro, il limite massimo è di 60 mila euro. Solamente per gli scarichi relativi ad edifici isolati la sanzione va da 600 euro fino a 3000 euro. Mentre la mancanza di autorizzazione per quelle aree soggette a Vincolo Idrogeologico la sanzione va da 240 a 1400 euro.
Tutti gli scarichi, quindi, secondo l’art. 124 del Decreto Legislativo n. 152 del 3.04.2006 devono essere preventivamente autorizzati e devono rispettare dei valori limite. Se non si vuole incorrere in sanzioni pesanti, bisogna fare attenzione a rispettare la normativa. Nel caso le aree di residenza siano sprovviste di rete fognaria pubblica, ci si può  mettere in regola: si possono scaricare le acque nere o assimilate in ambiente, realizzando un impianto di depurazione idoneo autorizzato dal  Comune di residenza.




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