Marano, è stato il compianto Vincenzo Neola il recordman delle interrogazioni: in un Consiglio comunale del 1997 ne presentò nove



Quando la destra era tutt’altra cosa e aveva un vero leader. Perfino l’avversario comunista Bertini elogiò Neola, politico sopraffino, medico dal volto umano e paladino dei deboli

Il superattivismo del consigliere di opposizione Vincenzo Neola, all’epoca esponente di Alleanza Nazionale, venne già fuori a distanza di un mese dall’insediamento della seconda consiliatura Bertini. Correva l’anno 1997, in una seduta consiliare del mese di gennaio presentò 9 interrogazioni al sindaco, su  diverse problematiche che, all’epoca, attanagliavano Marano.  Ma il vero leader dell’opposizione non si ritenne soddisfatto delle risposte avute a solo 7 dei 9 quesiti da lui posti.
Gli faro vedere i sorci “rossi” – dichiarò Neola al giornale L’attesa – se non ci sarà un serio confronto politico sulle cose da fare. Bertini – continuò – mi ha solo riempito di elogi e auguri, mentre a preme la risoluzione dei tantissimi problemi di Marano”.
Tutte di una certa importanza le questioni poste sul tappeto da Neola, ma una di quelle che sicuramente richiedevano un intervento immediato era la questione del Collocamento che Marano rischiava di perdere.
L’intelligenza, la creatività, la progettualità e le capacità operative, unite a un irresistibile carisma,  facevano di Neola un capo indiscusso, amato e stimato da tutti. 
Perfino Bertini elogiò le sue qualità. “Credo – disse l’ex sindaco al giornale L’attesa – nell’onestà di Neola. Vuole, secondo me, essere utile alla città. Vuole anche un ritorno d’immagine e di consensi, ma questa è politica in senso positivo. Fin quando è questo il modo di proporsi, è un vantaggio per l’Amministrazione”.



Le 9 interrogazioni



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