Le idee di calvizzanoweb per utilizzare al meglio i fondi in arrivo della Città metropolitana. Completare via Lavinaio, la strada senza sbocchi costata 120mila euro: sarebbe la panacea al problema viabilità

Lato condotta Eni Acqua
L’idea di completare via Lavinaio, che nelle intenzioni di chi l’ha programmata avrebbe dovuto collegare via Eduardo De Filippo (ex via Commone) con la strada che costeggia l’Alveo Camaldoli, per snellire l’intasato traffico cittadino, tutto concentrato nella strettoia iniziale di via Garibaldi (dove sta “a Madunnella mia” per dirla alla Giorgio Zapparella, poeta di casa nostra), dovrebbe avere, a nostro avviso, la priorità su tutte le altre che verranno inviate dal Comune a Piazza Matteotti,  presso la sede dell’ex Provincia. E’ sempre stata inutilizzabile e su questo dobbiamo ringraziare gli amministratori che si sono succeduti dal 2007 in poi, in primis, perché, nel caso specifico, hanno solo sperperato denaro pubblico, in secondo luogo, perché non avrebbero avuto il coraggio di rivalersi contro chi ha prima sottoscritto determinati accordi e poi non li ha rispettati. Siccome da un lato la percorribilità è impedita dall’Alveo Camaldoli, occorreva realizzare un ponte il cui onere finanziario se lo sarebbe dovuto accollare il Comune di Villaricca, attraverso l’utilizzo di una parte dei fondi PIT (piano integrato territoriale) che sono serviti a realizzare il tratto di via Alveo Camaldoli insistente nel Comune di Villaricca. Impegno, appunto, mai mantenuto. Forse l’accordo è ancora conservato in qualche cassetto dell’Ufficio tecnico. C’è ancora tempo per “alzare la voce” e farsi rispettare? A nostro avviso, ora si, visto che i Commissari hanno l’autorità e l’autorevolezza per farlo, poiché non sono agganciati a nessun partito o Movimento politico.  Dal lato di via Eduardo De Filippo, invece, il passaggio è ostruito dalla mega-tubazione dell’Eni Acqua Campania, che, nelle intenzioni di chi programmò la strada, doveva essere interrata: all’epoca occorrevano dai 30 ai 40mila euro. Insomma, con 200-300mila euro si completerebbe una strada utilissima ai fini della viabilità cittadina. La strada della vergogna, come in tanti preferiscono chiamarla (molti non lo sanno neanche che esiste), venne programmata durante l’amministrazione Pirozzi (sindaco dal 2003 al 2008) e realizzata ai tempi di Granata (sindaco dal 2008 al 2012): fu completata ad aprile 2009, ma, già nel 2010, fu oggetto di scavi,  per la posa in opera di tubazioni idrauliche. La ditta che provocò il danno, però, non avrebbe mai provveduto a ripristinare lo stato dei luoghi, né tantomeno al Comune, come ci risulta, avrebbero alzato la voce per far riparare la strada.  

Il punto in cui doveva essere realizzato il ponte carrabile
    


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