Angolo delle opinioni, l’identikit del sindaco ideale per Calvizzano. Deve avere più o meno le caratteristiche umane della Prima cittadina di Danzica Aleksandra Dulkiewicz: è cattolica, madre single, sostiene gay, lesbiche e l’accoglienza
Se
c’è qualcuna che potrebbe avere parte di queste peculiarità, si faccia avanti:
le farò campagna elettorale, parola di Mimmo Rosiello. E’ palese che se la
papabile candidata sindaca dovesse essere una donna laica, ma con principi
sani, va bene comunque; la stessa cosa se trattasi di una madre felicemente
sposata. Il ragionamento, al di là di qualche spunto provocatorio, pensiamo sia
abbastanza chiaro: dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per
infiltrazioni malavitose, tanti anni di cattive gestioni municipali e una città
allo sbando, occorre una rivoluzione culturale e amministrativa. Ci sarà? Basta con le vecchie
cariatidi in piena sintonia con il motto gattopardesco “tutto cambia perché
nulla cambi”, o con i soliti personaggi che hanno fatto il loro tempo. Una
mentalità aperta al cambiamento può aiutare tantissimo a voltare pagina
Adesso poche parole su Aleksandra Dulkiewicz, per
far comprendere meglio a chi ci legge che persona è il nuovo sindaco di
Danzica, città della Polonia che si affaccia sul Mar Baltico. Come scrive sull’Espresso,
Wlodek Goldkron “è una buonista”. E’
stata eletta con l’82% dei voti, in sostituzione di Pawel Adamowicz, il sindaco assassinato da uno squilibrato dopo
anni di campagna di odio da parte dei media del regime. E’ cattolica, ma ha una
mentalità aperta: partecipa alle manifestazioni per la parità dei diritti dei
gay e delle lesbiche. Cosa c’entrano queste cose, potrebbe obiettare qualche
lettore integralista, con le elezioni amministrative calvizzanesi e con l’identikit
del sindaco ideale. A nostro avviso centra, eccome: la precondizione per fare
qualcosa di buono a Calvizzano è quella di invertire totalmente la rotta dei
vecchi schematismi ideologici e gli atavici ritardi culturali che hanno fatto
di Calvizzano una città medioevale. A buon intenditore poche parole. La sfida è
aperta…