“A scuola di amministrazione locale”, parte il corso di formazione per aspiranti consiglieri comunali e non organizzato dalla Pro Loco Calvizzano: la prima lezione si terrà mercoledì 3 aprile, ore 19, nella sala teatrale parrocchia San Giacomo. E’ aperta a tutti, anche ai cittadini di altri Comuni
Possono
partecipare tutti i cittadini di qualsiasi estrazione partitica o colore politico, anche di altri Comuni, purchè interessati alla conoscenza dei meccanismi amministrativi. L’obiettivo è unico: avere
persone preparate che sappiano rappresentare i reali interessi della
popolazione a tutti i livelli istituzionali. Le lezioni sono gratis e saranno
tenute da esperti in materie amministrative che si sono resi disponibili per il
raggiungimento di questa nobile mission. Mercoledì 3 aprile, il pluri-esperto ex
sindaco di Marano Mauro Bertini, attualmente consigliere comunale, parlerà dei pro
e dei contro della legge Bassanini, il pacchetto di norme che ha profondamente
modificato i meccanismi amministrativi, affidando ai tecnici le funzioni
tecniche e ai politici le funzioni politiche. Qual è la differenza tra un atto
di indirizzo (delibera di giunta o di consiglio) e un atto gestionale (le
cosiddette determine o determinazioni)? Quali sono gli atti fondamentali per
programmare e realizzare un’opera pubblica? Ecco si parlerà di questo e altro,
con un linguaggio accessibile a tutti. Perciò, non mancate!
L’idea di una scuola di formazione amministrativa venne
da noi lanciata esattamente un anno fa, poi è stata ripresa dal gruppo social
Agorà, ma a concretizzarla ci ha pensato la Pro Loco Calvizzano, presieduta
magnificamente dall’architetto Maria Luisa Sabatino. La Pro Loco fa politica?
No!!! Perché si tratta di fornire un servizio gratuito a tutti coloro, di
centro, di destra, di sinistra, di idee pacifiste o rivoluzionarie, che hanno
voglia di apprendere i meccanismi più elementari del funzionamento della
macchina burocratico-amministrativa, per evitare di fare scena muta quando si è
seduti nei banchi del Consiglio comunale (ne abbiamo viste e vissute tante di
queste squallide scene), dunque un’iniziativa meritoria solo da lodare, perché
serve a far crescere la coscienza civica della nostra comunità. Per conoscere i
propri dovere ed esercitare nel migliore dei modi i propri diritti.
L’articolo
da noi lanciato ad aprile 2018
Una scuola di
formazione amministrativa, un laboratorio sociale aperto ai giovani per dar
loro uno spazio civico di condivisione e progettazione collettiva. E’ quello
che occorre a Calvizzano, per evitare in futuro di farci rappresentare in
Consiglio comunale da emeriti “ignoranti” (salvando la pace di chi è preparato
e conosce i meccanismi della macchina politico-amministrativa) che non sanno
neanche che cosa sia un bilancio, un piano finanziario tari, o un piano
triennale dei lavori pubblici. Una
volta badavano i partiti e lo facevano per formare la nuova classe dirigente
che si apprestava ad andare a governare le varie città. Oggi non lo fa più
nessuno. Prendiamo l’esempio di Calvizzano, l’unico partito strutturato che ha
una sede e promuove iniziative politiche anche di respiro nazionale è il Pd, ma
a nessun segretario della sezione locale è venuto in mente di istituire una
scuola di formazione politica, magari facendosi supportare dai vertici
provinciali, regionali e nazionali. Poi si diventa
consigliere comunale, senza sapere cosa sia un’interrogazione consiliare, una
mozione di indirizzo o di censura e come debba essere stilata. Chi allora
potrebbe mettere in campo un’idea del genere? Chiunque sia impegnato nella vita
sociale e politica che senta la necessità di approfondire e confrontarsi su
tematiche di attualità: quelle ambientali, quelle economiche, quelle
territoriali, quelle legate alla sicurezza, quelle urbanistiche, tanto per fare
degli esempi.