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Articolo cliccato fino a ieri sera circa 11mila volte. Postato
sui social, ha ottenuto oltre 300 like, diverse decine sono stati i commenti, tutti
positivi: numeri record per un piccolo blog come il nostro, segno che ha entusiasmato
i lettori il personaggio Ranucci, eccellente persona, umana e professionale: va
in pensione alla fine del 2019, dopo 40 anni di onorato servizio nella Polizia
municipale della città
Il commento di un amico
e collega di Ranucci arrivato al nostro blog
“Caro Gaetano, sono imperdonabilmente in ritardo per farti gli auguri di
compleanno, ma colgo l’occasione per farteli adesso, leggendo ciò che hai
pubblicato, e farteli insieme a quelli per il tuo prossimo pensionamento. Come
tu hai detto, 40 anni sono tanti e più si avvicina la data del tuo addio al
Corpo dei Vigili Urbani, oggi Polizia Locale, già Polizia Municipale (vedi come
si cambia…) e più la mente cavalca il carro dei ricordi che sono tanti. Il
tempo però, è inesorabile, tiranno e, come vedi amico mio, è arrivato anche per
te il momento della commozione, delle lacrime, dei ricordi, dei rimpianti.
Insomma è giunto il momento di tirare le somme. Capisco il tuo stato d’animo in
questo momento, e so benissimo che non potrai trattenere le lacrime, non tanto
perché lasci la quotidianità lavorativa, ma semplicemente perché forse ti
mancheranno la bonomia di qualche collega e la semplicità di taluni rapporti
interpersonali, mentre in te si farà sempre più strada l’idea che si può uscire
dal servizio ma non certo dal cuore di chi ti ha voluto bene. Sono certo che il
tuo cuore batterà ancora a lungo per questo “maledetto mestiere” che è stato
tanto amato, e sono altrettanto sicuro che la tua mente rincorrerà molto spesso
i tantissimi ricordi che ti legheranno per sempre all’ambiente lavorativo che
ti ha visto protagonista attivo. Con il pensionamento si chiude la parte
produttiva della tua vita, ma se ne apre una grandissima che è quella degli
affetti trascurati, del forte desiderio di vivere a lungo ed in buona salute
nella tranquillità della vita quotidiana. Il pensionamento, caro Gaetano,
diventi per te un’occasione preziosa da sfruttare, per prenderti ulteriormente
cura di te stesso, per mettere in atto progetti e di osare anche su ciò che il
ruolo professionale non ti ha permesso. Trova un modo personale di rendere
soddisfacente anche questa fase nuova della vita. Continua a coltivare la
ricerca del piacere e della gratificazione guardando con serenità ed un po’ di
rimpianto ai momenti di spensierata goliardia trascorsi con quei colleghi che
maggiormente hai sentito a te vicini. Vedo già spuntare una lacrima nei tuoi
occhi e so per certo che l’ambiente che lasci ti mancherà ed avrai anche
nostalgia dei tuoi colleghi, paradossalmente pure di quelli che non sempre
hanno soddisfatto le tue aspettative. Sono altrettanto sicuro che il tuo cuore
sussulterà ancora quando incontrerai per strada la DIVISA che per tanti anni
hai onorevolmente indossato. Il mio personale saluto, che forse non riuscirò ad
esprimerti da vicino, per la commozione, non si ferma all’augurio di
circostanza, voglio invece auspicare per te fraternamente, con affetto e con la
sincerità di cuore, un lunghissimo percorso di vita pieno di soddisfazioni e di
rivincite, tra gli affetti della tua bella famiglia. Ti abbraccio, amico mio,
non senza commozione e con la certezza che ci incontreremo ancora più spesso,
non avendo obblighi di servizio”.