Calvizzano, Antonio Castaldo: “con i Commissari è cambiata l’orchestra, ma la musica è sempre la stessa”




Il commento di un cittadino all’articolo “Città abbandonata, la vergogna di via Mazzini”
Con il dovuto rispetto, i risultati del lavoro dei Commissari sembrano talmente oscuri che noi, poveri cittadini, non riusciamo a vedere alcun miglioramento, a cominciare dalle strade sempre più fatiscenti per finire alla mancata distribuzione delle buste per la differenziata.....Praticamente, è cambiata l'orchestra ma la musica è sempre la stessa...”
La musica è invece cambiata

Caro Antonio, (ti do del tu, perché ci conosciamo da anni: da quando eravamo colleghi alle Ferrovie dello Stato: tu eri Capo Stazione e io Macchinista,  già giornalista, all’epoca redattore del quotidiano “Il Giornale di Napoli), mi fa sempre piacere pubblicare i tuoi commenti, in primis perché firmati, inoltre, perché non sono scritti da uno sprovveduto o dai soliti sputaveleni e bastian contrari per natura,  ma da una persona perbene, di grande onestà intellettuale, preparata e che conosce i fatti del paese, perché si informa. Sai che mi sono quasi sempre trovato in sintonia con le tue idee, ma questa volta dissento dalla tua ultima frase: “è cambiata l’orchestra ma la musica è sempre la stessa”.  Per quanto concerne, invece, i pochi risultati del lavoro dei Commissari, sono convinto che alla fine del loro mandato, lasceranno una città diversa (sicuramente migliore) di come l’hanno ridotta gli amministratori che, negli ultimi trent’anni, si sono alternati alla guida del governo cittadino. Intanto, ti assicuro, anche se rimane una mia semplice idea, supportata da uno studio continuo degli atti prodotti in questo scorcio di gestione commissariale, che le cose si fanno, eccome. Anche la musica è cambiata: ora il suono è sicuramente più armonioso di quello (spesso stonato) che si udiva nel Palazzo. Purtroppo, dopo lo “sfascio”, non si possono pretendere “miracoli”. Ti ricordo che il Comune è sotto organico, le casse sono vuote, a ciò si aggiunge una burocrazia lenta e farraginosa che comporta una enorme dilatazione dei tempi per raggiungere determinati obiettivi (vedi gare d’appalto di un certo valore da affidare alla SUA, acronimo di Stazione Unica Appaltante). Fin dal loro insediamento, i Commissari si sono attivati, grazie anche all’apporto dei quattro sovraordinati e dell’ing. Ulini (componente dello staff) per rimpinguare le casse, eliminare gli sprechi (occorrerebbe una pagina intera per menzionarli) e ridurre l’evasione e l’elusione fiscale. I settori sono stati ridotti da 7 a 5 (cosa che consigliavamo da anni, ricordi?), un nuovo assetto che, quando diventerà operativo, comporterà enormi risparmi per l’ente. Oggi le parole legalità e trasparenza cominciano ad avere un senso, prima erano optional. I lampioni di undici strade cittadine, grazie al meticoloso lavoro del sovraordinato Chiariello, supportato magnificamente dai poliziotti municipali, non sono più agganciati alla pubblica illuminazione, ciò significa che le bollette dei consumi energetici saranno molto più leggere di quelle degli anni addietro. Vado avanti, ma sono sicuro che dimenticherò tante cose. Sono stati intercettati diversi finanziamenti, quasi tutti in conto capitale ( a fondo perduto) e ne potrebbero arrivare altri ancora, poiché  il Comune ha  aderito a diversi bandi. Cose che a Calvizzano non si vedevano da anni. Per non parlare del sovraccarico di lavoro (anche per gli uffici), in quanto ci sono quattro gare di una certa importanza in scadenza che vanno bandite, per evitare le cosiddette proroghe: gestione ciclo integrato dei rifiuti, servizio di informatizzazione degli uffici comunali, servizio idrico, tesoreria comunale. Nel giro di un mese  si son dovute affrontare due emergenze abitative: quella degli sfollati di corso Mirabelli e quella degli sgomberati del palazzo di via Calamandrei. Quest’ultimo ha comportato quasi il blocco degli uffici per una settimana. Nonostante tutto, a breve verrà sistemato il tetto del Palaraffaella, verrà finalmente data alla città la Tendostruttura (mai utilizzata, perché nata sbagliata), a breve verrà espletata la gara per il restyling delle strade e quella relativa alla manutenzione del verde pubblico, mentre è partita (davvero) quella per la sistemazione del collegamento via Galiero-via Mirabelli. Allora, caro Antonio, scrivere che la musica è sempre la stessa, significa essere ingenerosi o quanto meno negare l’evidenza. Certo, ci sono ancora tante cose che non vanno (vedi il capitolo scuole) e che noi evidenzieremo attraverso i nostri articoli (ti posso assicurare che i commissari li leggono ed agiscono anche), continueremo a cercare notizie e a indagare la realtà, consegnando, ai cittadini e alla storia, i fatti (comodi e scomodi) e i punti di vista (belli e brutti). . Questo blog è nato libero e resterà libero (si accettano consigli, ma non condizionamenti): non è al servizio di nessuno se non del bisogno della città.
Mi.Ro.


Visualizzazioni della settimana