Ha 42 anni, sposato, tre figli: abita in
via Galiero nella casa dove è vissuto il noto prete Raffaele Galiero, storico,
esperto di archeologia e autore di libri. Da giovane è stato ciclista di buon
livello e, fino a qualche anno fa, un forte maratoneta, raggiungendo grandi
risultati anche a livello nazionale. Oggi è tatuatore professionista e un
pittore che si avvia a scalare i gradini del successo. Ha sofferto di
dislessia, ma anche Einstein e Walt Disney andavano male a scuola perché
afflitti da tale sindrome
Ivano Domenico Felaco è una personalità
complessa, vincente e poliedrica che ha dimostrato più di una volta nella vita
di saper vincere. Egli è un calvizzanese e questo accresce in noi soddisfazione
e orgoglio. Persona versatile e gentilissima ci accoglie a casa sua. La sua
sfera privata ci parla di lui in modo molto chiaro e inequivocabile. Gli
oggetti e il gusto originale della sua dimora sono il risultato della sua
creatività. Egli ha una bella e giovane famiglia. Il filo conduttore di una
persona che eccelle è la sofferenza e la sensibilità, due elementi
assolutamente imprescindibili nella vita di un artista. Ivano è stato anche un
atleta di successo: ha corso con la bici e ha svolto l’attività di Atletica
leggera, raggiungendo grandi risultati anche di rilievo nazionale, ma come
spesso succede, arrivato all’apice, ha voluto di nuovo mescolare le carte per
riprovare ancora a misurarsi con altre sfide. Cosa peculiare del carattere di
queste persone, sono la versatilità e il continuo ricorso al cambiamento.
Ivano, dopo la dimensione sportiva, con la quale misurava i suoi limiti, spesso
spostandone l’asticella sempre un po’ più in là, ha intrapreso l’attività di
tatuatore, forma d’arte certo non moderna ma molto espressiva di questi tempi.
Anche in questo caso è un successo: il suo studio a Calvizzano (“Amon Ra Tatoo”
al Corso Mirabelli) è di alto livello, com’è consuetudine da parte sua. Da qui
è passato alla pittura, cimentandosi alla lavorazione di tre quadri che hanno
come tema le tre figure allegoriche dantesche, le fiere poste a guardia
dell’Inferno. Ha voluto iniziare un percorso di ricerca interiore nella
dimensione ignota dei suoi impulsi più nascosti. È un perfezionista, ma
soprattutto uno che esprime moltissimo del lato interiore umano: le sue opere
hanno richiamato subito l’attenzione degli addetti ai lavori e sono state
inserite in un catalogo di dimensione nazionale. Il faro illuminante che lo
guida nel suo nuovo interesse è Caravaggio. Il genio italiano del barocco
ispira Ivano nella formulazione di concetti propri dell’inconscio ma che vivono
di energia propria, tramite una rappresentazione plastica ed elegante delle
figure, le tre fiere sono i nostri percorsi interni distorti e deviati. Ivano
non ha avuto un rapporto facile con i mondi tipici dell’adolescenza, in primis
la scuola, essa è stata sempre piuttosto distratta e approssimativa con i
soggetti creativi e fuori dagli schemi. Ivano ebbe anche la cattiva ventura di
imbattersi in un docente non adeguato, con un’ottica e una preparazione
professionale che non contemplava certo i soggetti di rara intelligenza e
spirito critico, insieme a tutto l’ambiente scolastico, ciò lo limitò
fortemente e questo, nel caso di un altro individuo lo avrebbe segnato verso la
sconfitta, come spesso capita. Ma egli volle scalare la montagna e vincerla,
perché da questi percorsi dolorosi (per un bambino prima e adolescente poi) si
può uscire vincenti solo dimostrando una tempra psicologica eccezionale, forse
delicata, ma la forza non sta nella manifestazione bruta di energia ma di
armonica creatività unita alla tenacia che spesso passa attraverso percorsi
oscuri e critici. Poche volte ho osservato da vicino persone vincenti e
speciali, queste traggono in inganno, a loro non interessa dimostrare capacità
e virtù, anzi risultano apparentemente scontate. Ma solo se tu riesci ad aprire
la porta giusta loro ti si aprono in tutta la loro energia e puoi vedere il
loro vero valore. Esiste un dato comune a tutte le persone creative e gli
artisti: l’umiltà, che li scherma da qualsiasi attenzione o esposizione fine a
sé stessa e vanesia. Ivano è uno di questi, un nostro concittadino, un artista,
un creativo e un intellettuale fine e complesso ma, soprattutto, una persona
gradevole e disponibile che dimostrerà ancora il suo valore.
Enzo Salatiello