James Senese non ancora ventenne: alla sua sinistra Mario Musella |
Sabato 3 novembre 2018, alle ore 21.00,
all'interno del programma
di JazzMi 2018,
presso il Teatro dell'Arte della Triennale di Milano è in
programma il concerto di James
Senese.
James Senese, il sassofonista “nero a metà” che il
grande Pino Daniele chiamava affettuosamente “Jamesiello”, torna in
pista con un doppio album “Aspettando ‘o tiempo” (Ala Bianca/distribuzione
Warner). Sono 15 brani dal vivo più tre inediti registrati in studio. Senese nasce
a Miano (quartiere periferico napoletano) nel 1945, anno della fine della
guerra, da padre americano e madre
napoletana (meglio conosciuta con il soprannome “a cafettera”). Sin da piccolo ha sempre
cercato di contrastare quello che riteneva ingiusto, primo fra tutti il pregiudizio.
Sicuramente il colore della sua pelle, come lui stesso racconta, ha contribuito
a sviluppare questo sentimento. Poi un giorno scopre il sassofono.
Lì ha condensato tutte le sue angosce, le paure, soffiandole via, letteralmente.
Simbolo di grande coerenza artistica, Senese rinuncia a contratti importanti e
per portare al pubblico le sue idee sociali e musicali.
A due anni da O Sanghe (vincitore
della Targa Tenco nel 2017 nella sezione album in dialetto) e dopo oltre 200
concerti, Senese pubblica Aspettanno o’ Tiemp. Il disco è
stato registrato durante il tour invernale 2017, e contiene tutti i suoi grandi
successi oltre due inediti (lo strumentale Route 66 e ll’America,
quest’ultimo scritto da Edoardo Bennato).
Il disco è una conferma dell’ancora fiorente
sensibilità creativa di James Senese; con lui una band che è già da tanto il
cuore di Napoli Centrale: Ernesto Vitolo (tastiere), Gigi
De Rienzo (basso) e Agostino Marangolo (batteria),
sodali di altissimo livello, che sono, non a caso, la medesima formazione -
Senese compreso - che rese capolavoro un disco come Nero a metà di Pino
Daniele.
LL’America sta dint a
stu cor e stu sassofono: ascoltatela