Calvizzano. “Stop al bullo”, partono le iniziative per le scuole del territorio. Un’iniziativa voluta fortemente dai Commissari straordinari in collaborazione con la dirigente scolastica



L'incontro è previsto per martedì 30 ottobre, ore 10.00, alla media Polo



Fortemente voluta dai Commissari Straordinari (Rotondi, Quaranta e Prencipe), la presenza delle istituzioni nelle scuole del territorio, soprattutto in un momento difficile dove si sente spesso parlare di “bullismo”. Per assolvere a tale compito, la triade commissariale ha incaricato il maggiore Biagio Chiariello, comandante dei caschi bianchi di Sant’Antimo, nonché Sovraordinato a Calvizzano, anche grazie ai suoi trascorsi sia negli uffici centrali della Polizia di Stato che in quello della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Chiariello dovrà impartire agli studenti corsi su “bullismo” e, soprattutto, di “cyberbullismo”, un fenomeno, quest’ultimo, molto frequente soprattutto all’esterno delle scuole  e che racchiude i casi in cui i fatti vengono commessi con dispositivi cellulari, tablet e altri congegni. Si inizierà dall’I.C. Marco Polo, a seguito della disponibilità resa dalla Preside, dott.ssa Armida Scarpa, intenzionata a far spiegare ai propri alunni il fenomeno del  bullismo e ai danni che esso provoca, soprattutto a livello psichico. Quanto previsto rappresenta un chiaro esempio della Commissione prefettizia di voler portare concetti di legalità nelle scuole calvizzanesi, aderendo anche alla volontà dell’attuale Ministro dell’Interno, che proprio ad agosto scorso, ha emanato una direttiva, precisando  quanto sia fondamentale far sentire la presenza delle Istituzioni presso gli Istituti scolastici, con progetti denominati “Scuole sicure"  e con particolare riferimento ai fenomeni di “bullismo” e “cyberbullismo”. L’incontro vedrà la partecipazione di numerosi ragazzi, insegnanti, organi di stampa ed in particolare anche di diversi ragazzi che sono stati affidati in osservazione ai Servizi Sociali del Comune da parte del Tribunale per i  Minorenni al fine di garantire il loro reinserimento nella società.





       

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