Calvizzano, le parti del piano urbanistico (quello ancora conservato nei cassetti del Comune) che condividiamo: “la cittadella dello sport” a ridosso del campo sportivo
Che
fine farà il puc approvato dall’ex amministrazione? Rimarrà ancora chiuso nei
cassetti del Comune? Verranno stralciate e “cancellate” le parti finite sotto i
riflettori della Commissione d’indagine? Verranno riaperte le osservazioni,
dopodiché verrà inviato agli enti
sovraordinati? Verrà passata la palla alla prossima amministrazione?
Interrogativi a cui non sappiamo dare una risposta. Se lo strumento urbanistico
si potesse approvare a stralci (non siamo dei tecnici, per cui non ci
permettiamo neanche di dare suggerimenti), quali sono le parti che salveremmo e
quelle che bocceremmo. Iniziamo dalla
zona destinata a cittadella dello sport, a ridosso del campo sportivo, un’idea
che sposiamo in toto, poiché è sempre stata
un nostro cavallo di battaglia
L’idea di realizzare una cittadella
sportiva nella vasta area compresa tra via Caduti di Superga
(dove sono ubicati campo di calcio
e Palazzetto dello sport) e via Sandro Pertini da un lato e via Aldo
Moro dall’altro, si sposa in toto con la nostra che andiamo divulgando da anni,
fin da quando scrivevamo per calvizzanonline. D’altronde era la
cosa più naturale da fare, visto che, da quelle parti, ci sono
ancora tanti appezzamenti di terreno liberi. Eppure non fu presa in
considerazione dagli ex sindaci Pirozzi e Granata nelle loro rispettive
proposte di puc, dove, nell’area in questione, furono previsti altri
appartamenti. Se la memoria non ci inganna, nella proposta Pirozzi, una
cittadella dello sport fu disegnata in via Eduardo De Filippo, mentre in quella
Granata furono individuate alcune piccole zone omogenee sparse sul territorio
da destinare ad attrezzature sportive private (G3). L’eccezionalità,
dunque, sta nell’avere avuto il coraggio di mettere in pratica un’idea
naturale, destinando a tale scopo quasi tutta l’area non edificata che si
estende dal campo di calcio fino a via Sandro Pertini. Un complesso dotato
anche di un adeguato parcheggio e di una potenziata accessibilità da via
Pertini, risolvendo in tal modo tutte le problematiche, anche di sicurezza,
determinate dalle insufficienti dimensioni dell’unica via di ingresso al
Palaraffaella, unico impianto al momento funzionante. Nel nuovo Piano è
prevista un’altra strada: collega via Aldo Moro (zona cooperative) con via
Caduti di Superga.
Per l’allargamento di via Caduti di
Superga, previsto ancora nel piano triennale delle opere pubbliche approvato a
giugno 2018 dalla commissione straordinaria (250 mila euro, somma da reperire
attraverso la contrazione di un mutuo), non bisogna aspettare l’approvazione
del nuovo puc, poiché fu previsto in una variante al vigente piano regolatore,
approvata nel 1978, durante l’amministrazione Celestino Ferraro”.
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