L'ex sindaco Salatiello durante il Flash Mob all'elementare Diaz |
“Difficile parlare in questo momento
– disse con le lacrime agli occhi il presidente del Consiglio comunale, Antonio
Mauriello – della perdita del mio amico Salatiello, perché non se n’è andato il
sindaco, ma un uomo che ha fatto tanto per questo paese: un grande condottiero
che trovava sempre una soluzione a ogni tipo di problema. Per noi era una
bussola e, anche quando il mare era aperto e agitato, ci indicava la giusta
direzione. Per lui il Comune era tutto, come lo era la città. Negli ultimi
tempi – continuò Mauriello – avevo notato in lui un cambiamento: si era
avvicinato alla chiesa come se avesse avvertito che a breve si sarebbe
congiunto a Dio. Era felice perché era riuscito a realizzare il Villaggio di
Dio e di questo ce ne aveva resi partecipi con un messaggio la sera del 23
luglio, quando era terminata la manifestazione. Mi impegnerò a portare avanti
le sue idee”.
“E’ toccato a me il compito ingrato
di sostituirlo – aggiunse il sindaco aggiunto Lorenzo Grasso – Adesso dobbiamo portare
avanti tutti gli impegni che aveva preso con la città, a cominciare dal Piano
urbanistico. Dobbiamo completare il programma elettorale e mi fa piacere aver
riscontrato la disponibilità anche dell’opposizione. Spero che si siano
rasserenati gli animi e il dibattito rientri nell’alveo della correttezza
istituzionale. Lasciamo da parte le ingiurie, poiché appartengono al passato”.
Programma elettorale che non è stato portato a
termine per le note vicissitudini subite dalla città: a settembre 2017 s’insediò
la Commissione d’indagine, mentre ad Aprile 2018 è stato sciolto il Consiglio
comunale per ingerenze della criminalità organizzata e il contestuale
affidamento della gestione del Comune a una triade Commissariale.
Due rose e la foto dell'ex sindaco vicino al posto dove sedeva |